Pienone di Pasqua a Chioggia e Sottomarina
CHIOGGIA. Chioggia e Sottomarina prese d’assalto per le festività. La Pasqua bassa ha portato quest’anno il pienone di turisti in città, con ristoranti, hotel, campeggi e stabilimenti balneari alle prese con la prima vera prova di stagione.
Era aperto un hotel su due, con una percentuale di occupazione di circa il 70%. Per quanto riguarda i campeggi, le strutture aperte si fermano al 40%. Per il balneare, invece, erano operativi quasi tutti i chioschi, i ristoranti in riva al mare e alcune realtà hanno iniziato a noleggiare i lettini.
Tra spiaggia e centro storico, quindi, la città ha registrato un’ottima affluenza. La fine dei lavori per il megatubo, con la contestuale riapertura del lungomare, avvenuta lo scorso giovedì, ha permesso che non si creassero disagi legati al traffico. Per quanto riguarda il ricettivo, gli albergatori non esprimono il massimo entusiasmo. «Non abbiamo registrato impennate delle prenotazioni», spiega il presidente dell’Asa, Giuliano Boscolo Cegion, «abbiamo notato, però, che gli italiani preferiscono rimanere in Italia. Abbiamo ricevuto tantissime telefonate di vecchi clienti; su questo aspetto ha sicuramente influito la percezione di sicurezza che c’è nella nostra città. Confidiamo, ora, sulla nuova organizzazione di gestione della destinazione turistica, affinché riesca a portare fuori dalla palude della burocrazia la nostra città». Ottime prospettive, invece, si fanno strada per i campeggi. «Abbiamo verificato una buona richiesta», spiega Leonardo Ranieri, vicepresidente di Ascom, «quelli che hanno aperto hanno registrato il pienone. Per quanto riguarda la situazione generale dell’arenile, confido che l’amministrazione, adesso, provveda a terminare i lavori di ripascimento, accelerando i tempi per la rimozione del tubo presente sulla battigia». Esprime soddisfazione anche Giorgio Bellemo, presidente di Ascot. «I servizi sono in parte già operativi», spiega, «con bar e ristoranti sulla spiaggia in gran parte aperti. Alcuni stabilimenti hanno anche già offerto i lettini. I parcheggi erano tutti pieni e abbiamo riscontrato soprattutto un boom dei camperisti: la presenza di questi turisti deve far pensare a nuovi servizi legati ai caravan e a strutture che permettano di praticare sport acquatici. Il parcheggio comunale della diga dovrebbe essere completato come previsto, almeno per i servizi per disabili, così come d’obbligo per tutte le concessioni demaniali marittime». Resta più cauto Luciano Serafini, presidente di Cisa Camping. «Le festività pasquali hanno rappresentato un segnale positivo», spiega, «ma bisogna pensare a una gestione complessiva dell’offerta turistica più organica».
Andrea Varagnolo
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