Piedi piatti e cadute in bici Ortopedia punta al record

Chioggia. Oltre 1.300 gli interventi nel reparto diretto dal dottor Gianpaolo Ferrari «Operiamo anche tanti ragazzi che rimangono feriti in incidenti con i motorini»

CHIOGGIA. Anziani con necessità di protesi all’anca e al ginocchio, ma anche adolescenti con il piede piatto e bambini che cadono rovinosamente dalle giostre o dalle biciclette.

Sono raddoppiati gli utenti che si rivolgono all’Ortopedia di Chioggia che, in tre anni, non solo ha riacquistato la fiducia dei residenti, che prima si rivolgevano a centri specializzati, in primis al Sant’Antonio di Padova, ma che ora attira anche utenti da fuori Asl. Il bilancio del reparto si chiude con tutti segni positivi.

Gli interventi sono passati dai 600 di tre anni fa a 1300, il 40% è provocato da traumi, gli utenti che arrivano da fuori sono il 20%. Gli interventi chirurgici riguardano soprattutto anziani che cadono e si rompono il femore o la spalla o hanno necessità di protesi all’anca o al ginocchio, ma non mancano i pazienti più giovani.

«Quasi la metà degli interventi (40%) riguarda la traumatologia», spiega il primario di Ortopedia, Gianpaolo Ferrari, «con cadute negli anziani che provocano fratture importanti, ma anche i giovani non ne sono esenti quando finiscono a terra dai motorini o dalle biciclette».

«Abbiamo operato anche bambini», sottolinea il primario, «soprattutto nel periodo extrascolastico. Agli anziani raccomandiamo sempre di preferire abitazioni senza scale e di liberarle da tutte le barriere possibili favorendo percorsi senza ostacoli».

Gli interventi di protesi nel 2013 sono stati 80, nel 2015 sono saliti a 140, proprio grazie alla fiducia recuperata dai chioggiotti per il proprio ospedale. «Il nostro reparto», precisa il direttore generale dell’Asl 14, Giuseppe Dal Ben, «garantisce all’anziano che ha subito un trauma di essere operato entro 48 ore, come indicano le direttive regionali. Una tempistica che serve a garantire a questo tipo di paziente fragile il migliore recupero possibile». Dopo l’operazione il paziente rimane ricoverato quindici giorni durante i quali può svolgere già la riabilitazione. «L’Ortopedia», spiega Dal Ben, «lavora in sinergia con la Fisioterapia, diretta dal dottor Andrea Roncato, come garanzia di un servizio completo che permette al paziente di iniziare subito la riabilitazione all’interno dell’ospedale».

In aumento anche gli adolescenti, tra i 9 e i 13 anni, che si rivolgono a Ortopedia per risolvere chirurgicamente il problema dei piedi piatti. «Non sempre il semplice plantare è risolutivo», spiega il primario, «Oggi si può intervenire con un’operazione mini invasiva che in 20 minuti garantisce una buona risposta. Viene inserita una piccola vite nel piede che lo stimola a correggere la forma».

Elisabetta Boscolo Anzoletti

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