Picchiò musicista: rinviato a giudizio
MUSILE. Con il manico di un’ascia l’aveva duramente picchiato. L’aveva aggredito a sorpresa il mattino del 9 luglio di due anni fa: il 36enne musicista Andrea Dei Rossi di Ca’ Savio stava dormendo e non aveva fatto in tempo neppure ad alzarsi in piedi. Era rimasto venti giorni ricoverato all’ospedale di San Donà: i medici avevano dovuto asportargli la milza, poi aveva riportato la frattura di alcune costole e una grave lesioni a uno dei reni. Per fortuna, alla fine, se l’è cavata: i carabinieri del Nucleo investigativo di Venezia in collaborazione con i colleghi di San Donà hanno poi arrestato per lesioni dolose aggravate il 28enne Jacopo Luisetto di Musile: c’erano voluti mesi d’indagine per individuare l’aggressore e soprattutto stabilire il movente di quell'aggressione che sembrava del tutto gratuita e immotivata. Ieri il giudice veneziano Andrea Comez ha rinviato a giudizio Luisetto: sarà processato dal Tribunale l’1 aprile.
Nel momento dell’aggressione Dei Rossi stava dormendo all'ombra di un albero, mentre gli altri musicisti del complesso Warhawk, di cui faceva parte, riposavano nel vicino camper. Lui si era svegliato per il caldo e aveva deciso di sistemarsi fuori. La sera prima avevano suonato all’esterno del locale di Croce “Mivida”, ma la musica era terminata alle 23,30 e il locale aveva chiuso i battenti all’una, come previsto dalle norme per rispettare il riposo. Gli investigatori dell’Arma sono risaliti a Luisetto, partendo da una telefonata che, la sera prima del 9 luglio, sua madre aveva fatto per protestare contro il chiasso provocato dal concerto del complesso di Ca’ Savio, che suonava a due passi da casa sua. E il movente sarebbe stato proprio quello: il giovane di Musile si è scatenato contro Dei Rossi perché la notte precedente non l’avrebbe fatto dormire.
Il musicista non conosceva chi lo aveva aggredito e non aveva potuto dare alcuna indicazione, si è costituito parte civile con l’avvocato Renato Alberini.
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