Picchia un ubriaco e lo lascia esanime a terra
Nessuno ha aiutato il profugo e ai carabinieri hanno detto di non conoscere l’aggressore
SOTTOMARINA. Non è ancora stato individuato l’aggressore che venerdì sera ha mandato al Pronto Soccorso un migrante, con lo status di rifugiato politico, originario del Gambia, dopo averlo colpito con calci e pugni. Il fattaccio si è consumato in viale Umbria, come riportano i carabinieri che stanno eseguendo le indagini, in una zona centrale di Sottomarina.
L’africano, probabilmente ubriaco, aveva probabilmente infastidito qualche avventore dei vicini locali.
La discussione, secondo sempre i carabinieri avvenuta per futili motivi, si è quindi protratta per strada ed è a quel punto che un uomo, probabilmente chioggiotto, ha colpito ripetutamente e violentemente il giovane gambiano che è quindi stramazzato al suolo privo di sensi, mentre l’aggressore si è dato alla fuga.
Sul posto sono quindi sopraggiunti i carabinieri, dalla vicina caserma che si trova in Lungomare, che però non hanno trovato nessuno disposto a collaborare per identificare l’uomo con cui l’africano è venuto alle mani.
Infatti, spiegano i militari dell’Arma, molti di coloro che avevano assistito alla scena se n’erano già andati e altri hanno affermato di non sapere chi fosse l’aggressore. Fatto sta che l’africano è stato trasportato all’ospedale dai sanitari del 118, che nel frattempo erano giunti in ambulanza, dove è stato curato al Pronto Soccorso. L’uomo ha riportato ferite soprattutto sul volto, che presentava diverse ecchimosi ed anche qualche problema al naso ed è rimasto in osservazione per un paio di giorni.
La cosa che più ha sconcertato i carabinieri è il fatto che nessuno dei presenti alla rissa abbia mosso un dito per fermare la violenza con cui l’aggressore si era scagliato sull’extracomunitario e, addirittura, si è preferito lasciare l’uomo per terra senza sensi piuttosto che prestare anche un minimo soccorso.
(d.z.)
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