Picchia la moglie e sfida i giudici

Cinquantenne della Giudecca, già condannato per lesioni, a Pasqua manda in ospedale la consorte

Il giorno di Pasqua ha picchiato la moglie: brutalmente, come ha già fatto troppe altre volte in passato. Le grida, un vicino che ha dato l’allarme, l’intervento dei carabinieri che hanno accompagnato la donna al Pronto soccorso (10 i giorni di prognosi per lei) e denunciato l’uomo, del quale non pubblichiamo il nome a tutela non sua, ma dei suoi familiari così martoriati.

Perché la pubblico ministero Spigarelli ha subito intimato formalmente all’uomo di stare lontano dalla moglie e da casa, in attesa che l’inchiesta abbia il suo corso: ma proprio mentre lei era in caserma, convocata dai carabinieri, l’uomo come nulla fosse è tornato a casa, facendosi beffe delle misure cautelari a suo carico, che ora potrebbero aggravarsi. Anche perché il cinquantenne violento della Giudecca - dove abita la famiglia - non è certo al primo pestaggio: da anni ha reso la vita della donna e dei figli un inferno, incapace di contenere le sue violente frustrazioni, tanto da essere già stato condannato in primo grado e anche in appello per maltrattamenti in famiglia e lesioni, oltre che per una serie di reati contro il patrimonio. Solo che poi il tempo passa e scadono anche i termini delle misure cautelari, come quella che in corso di processo gli aveva già intimato di stare lontano dalla moglie, dai figli e da casa. Consorte che, a quel punto, ha deciso di dare un’altra possibilità al marito, riprendendolo a casa: ma un uomo che picchia una donna difficilmente smette di farlo, di esercitare con la violenza il suo malato senso di potere. E, infatti, la quiete familiare è durata solo pochi giorni: il dramma è riesploso in tutta la sua violenza il giorno di Pasqua. Un banale pretesto per litigare - perché non c’è mai un “perché” che giustifichi sberle e pugni - e sono state di nuovo botte. E, ancora una volta, non è stata lei a denunciarlo - vittima non solo delle violenze, ma anche della paura - ma è stato l’intervento diretto dei carabinieri della Giudecca ad allontanare l’uomo da casa. E ancora una volta lui non s’è dato per vinto, né si è minimamente curato dell’ordine del pubblico ministero di stare lontano dalla famiglia e dall’abitazione. Ed è tornato a casa, proprio mentre la donna era a colloquio con i carabinieri, che l’hanno nuovamente denunciato per inottemperanza agli ordini del magistrato.

È evidente che, a questo punto, una qualche decisione dovrà essere presa a tutela di questa donna e dei suoi figli, minacciati quotidianamente da un uomo pericoloso.

Roberta De Rossi

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia