Picchia fidanzata, mamma e fratello
CAORLE. Drammatico fatto di sangue a Duna Verde, in un appartamento del complesso residenziale Albatros. I feriti sono quattro e chi ha innescato la miccia si trova ricoverato a Pordenone, in prognosi riservata, per trauma cranico. Agli arresti, piantonato nel nosocomio della cittadina friulana, c’è Jurgen Hilz, 38 anni, turista tedesco, disoccupato, che al culmine di un violento litigio ha massacrato di botte la fidanzata, accanendosi persino con la propria madre e il fratello, che invano hanno cercato di calmare il congiunto.
Hilz però si è procurato delle ferite alla testa, come conferma il suo avvocato Gianluca Liut. «Arrivato in carcere alle 7, dopo una notte incredibile, gli era stato consigliato di farsi accompagnare in ospedale per una visita accurata. È finito ricoverato in terapia intensiva con riserva di prognosi».
Erano le 23.30 circa di giovedì, quando è giunta alla centrale operativa dei carabinieri della della compagnia di Portogruaro una telefonata, che segnalava una brutale aggressione in atto, a Duna Verde. I militari della stazione di Caorle, già impiegati in servizio di pattuglia, hanno raggiunto il civico 76 di via Cherso, potendo accertare la presenza di diverse persone che, con fare agitato, chiedevano aiuto. Hanno quindi ricostruito l’intera vicenda. L’uomo di nazionalità tedesca, all’interno di un appartamento affittato per il periodo estivo, aveva aggredito la propria fidanzata, colpendola con calci e pugni, per poi avventarsi anche contro la propria madre e il proprio fratello, intervenuti in difesa della ragazza. Lei è una 27enne, molto bella, di origini ucraine. Nonostante le ferite, i tre erano riusciti a guadagnare l’uscita e a scendere in strada per chiedere aiuto. L’uomo, invece, descritto come completamente fuori di sé ed estremamente pericoloso, era ancora dentro l’appartamento; si può dire asserragliato. A quel punto i militari, dopo aver chiamato il personale del 118 affinché prestasse le prime cure alle tre vittime, salivano nell’appartamento alla ricerca dell’aggressore.
Dopo diversi tentativi, finalmente sono riusciti a convincerlo ad aprire la porta. Jurgen Hilz, completamente nudo e sporco di sangue, in preda a un violento stato di agitazione psicofisica, alla vista dei militari ha tentato di aggredirli. Bloccato in maniera risoluta e professionale, veniva quindi dichiarato in stato d’arresto per lesioni personali gravi e resistenza a un pubblico ufficiale. Per l’avvocato Liut che lo assiste Hilz è accusato inoltre di violenza privata e lesioni volontarie. La ragazza sotto choc, trasportata per le cure al pronto soccorso di viale dei Tropici, veniva refertata con prognosi di 45 giorni per ferite in più punti del corpo. I familiari dell’aggressore, anch’essi con diverse ferite, seppur di minor gravità, hanno rinunciato alle cure. Ma non è tutto.
Ieri mattina alle 7 si è registrato l’ennesimo colpo di scena di questa drammatica vacanza. Hilz all’infermeria del carcere è stato invitato a farsi visitare all’ospedale di Pordenone, dove durante le radiografie si è sentito male finendo in prognosi riservata per le ferite rimediate alla testa. L'avvocato Liut assicura che se le è procurate durante le colluttazioni coni familiari. Il 38enne è in gravi condizioni.
Rosario Padovano
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia