Piazza Mazzini, sicurezza anche d’inverno
Jesolo. Il sindaco Zoggia scrive al prefetto e chiede aiuto. Le opposizioni: «Non basta, servono fatti»
DE POLO - DINO TOMMASELLA - JESOLO - POLIZIA FERMA RAGAZZI IN MOTO IN PIAZZA MAZZINI
JESOLO. Piazza Mazzini resta un problema da risolvere anche dopo la stagione estiva. Il sindaco Valerio Zoggia ha già scritto una lettera al prefetto per evidenziare che con la fine dell’estate non si sono interrotti spaccio e problemi di ordine pubblico. Ha evidenziato la mancanza di un pattugliamenti interforze come richiesto mesi fa e invoca anche per l’inverno un intervento dello Stato perché non sia solo la polizia locale a essere impiegata.
Nei giorni scorsi sono stati segnalati ancora spacciatori tra piazza Mazzini e piazza Aurora, liti e scontri per la spartizione dei territori o con i clienti. Nulla di nuovo o di particolarmente cruento, ma il problema esiste. «Venga convocato con urgenza il tavolo sulla sicurezza», dice il delegato comunale Ascom Alberto Teso, «sul caso piazza Mazzini venga usata la stessa solerzia che abbiamo visto applicata su quanto capitato alla discoteca Vanilla».
«Un dato è certo», continua, «il problema dello spaccio lungo l’arenile nei pressi di piazza Mazzini è grave, peggiora di anno in anno e le iniziative per ostacolarlo si sono dimostrate inadeguate. Passeggiare sul lungomare di sera è diventato imbarazzante e in alcuni momenti pericoloso. Noi poniamo con forza la questione e continueremo per tutto l’inverno a chiedere a questore, prefetto e sindaco come intendono affrontare questa emergenza per l’estate 2018. Venga garantito un poliziotto fisso, tutte le notti, sull’arenile di piazza Mazzini».
Il presidente di Confcommercio San Donà Jesolo, Angelo Faloppa, sottolinea, invece, la necessità di arrivare alla certezza della pena. Le opposizioni incalzano con Alberto Carli, Fabio Visentin, Venerino Santin e Ilenia Buscato: «In questi ultimi anni lo spaccio in quel tratto di arenile è cresciuto in modo esponenziale ed è inaccettabile che i pusher operino indisturbati al punto da aver trasformato quell’area in uno spazio di vendita esclusivo. È necessario che il sindaco smetta di mandare letterine estive, quando ormai i giochi e le programmazioni delle forze dell’ordine sono fatti, lamentandosi poi del parziale isolamento delle azioni che effettua la polizia locale. È chiaro ormai come non basta un cane antidroga e tanta buona volontà per affrontare una situazione che è divenuta ingestibile e insopportabile, ma è invece necessaria una programmazione totale ed una piena sinergia di tutte le forze dell’ordine».
(g.ca.)
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