Piazza Indipendenza accuse al sindaco dalla lista Zaccariotto
«La giunta Cereser non vuole più garantire la manutenzione delle nostre opere». La Lista Zaccariotto, dopo un lungo silenzio, ha deciso d’intervenire nel dibattito sulla manutenzione delle opere pubbliche in città. Lo fa con l’ex assessore Ornello Teso che, in accordo con l'ex sindaco Francesca Zaccariotto, se la prende con Cereser e la sua giunta. «Non vorremmo andasse a finire come con il teatro», dice, «che prima criticavano tanto, poi lo hanno preso a cuore visto che ha avuto già importanti riconoscimenti. Hanno iniziato con i fiori, che non volevano più, ma poi si è saputo che sono in serra al calduccio. Le siepi che abbiamo realizzato in via Bortolazzi sono state dimenticate e lasciate andare. Ma veniamo a piazza Indipendenza. Con noi non ci sono mai stati problemi: si interveniva regolarmente nella manutenzione e tutto funzionava al meglio, fontana compresa. Adesso tutto si rompe e nessuno fa nulla. Il progetto della piazza non si può certo stravolgere, visto che ha avuto tutte le autorizzazioni della Sovrintendenza e quindi parlare di fontana da coprire è cosa folle».
L’ex vice segretario comunale, e ormai ex consulente per il museo della Bonifica, Dino Casagrande, ha scritto una lettera in merito alla piazza, quale appassionato di storia locale oltre che ex amministratore. «Concordo sul fatto che non serviva la vasca», dice, «che non era necessaria assolutamente, e forse dannosa, la piantumazione di quegli alberi, però su quel progetto c'è stato anche un sondaggio pubblico e un’esposizione e credo che essendo la scelta anche frutto di una consultazione pubblica ora non si può stracciare le vesti e gridare allo scandalo. Chi doveva dire qualcosa lo doveva fare prima, pochi lo hanno fatto e come sempre la maggioranza vince. Su questo progetto si è espressa anche la Soprintendenza ai Beni Architettonici e tanto di commissione per i Beni Architettonici del ministero per i Beni e le Attività Culturali, il massimo organo nazionale che prende in esame questi progetti di impatto per i monumenti. La riunione si è tenuta a metà dicembre del 2010 a Roma e io ho partecipato con l'assessore e con il capo dell'ufficio tecnico e quella commissione speciale si è espressa favorevolmente. Infine non si deve avere orrore del vuoto della piazza, bellissima anche se vuota, fa risaltare le linee delle architetture che la circondano. È come un'opera d'arte in se stessa, bisogna ammirarla silenziosamente, in meditazione».
Giovanni Cagnassi
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia