Piazza Ferretto: «Incassi dimezzati, troppe tasse per resistere»
di Mitia Chiarin
MESTRE. Ridurre i metri quadri in concessione decennale, aumentare invece la quota di spazi riservati in via temporanea ai tavolini di bar e pasticcerie di piazza Ferretto. È questa la richiesta che valuteranno gli uffici del Commercio e dei Tributi del Comune. Ad avanzarla un gruppo di esercenti di piazza Ferretto. «Dal 2009 ad oggi gli incassi sono calati, abbiamo stimato tutti assieme, di circa il 45 per cento», spiega Sandro Bido dell’omonima pasticceria di piazza Ferretto, «un calo che oggi ci pone davanti al problema: la difficoltà evidente a gestire attività per le quali paghiamo qualcosa come 7,8 mila euro l’anno di plateatici, ci aspettiamo la prossima scure della Tares, che arriva dopo gli aumenti dell’asporto rifiuti di Veritas, i costi del personale, delle utenze e ancora, gli affitti. Tutte voci che in questi anni non sono mica calate, anzi sono aumentate». La richiesta di aiuto, con una modifica al sistema dei plateatici di piazza Ferretto, è arrivata all’assessore al Commercio Carla Rey che ieri mattina è andata a parlare con alcuni dei commercianti del “salotto” di Mestre, che è alle prese anche con la crisi di vivibilità e pubblico. Le pasticcerie Bido e Marini e gli altri gestori dei locali della piazza hanno dialogato ieri mattina con l’assessore Rey e con Tiziano Scandagliato della Confesercenti mestrina. «La proposta è quella di ridurre della metà la superficie di plateatico con concessione annuale e legare l’altra metà alla stagionalità, in base alle esigenze e alle opportunità date dal meteo», sintetizza Scandagliato.
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