«Piave 2018 avrà un significato profondo»
SAN DONÀ. «Per una settimana, San Donà e il suo territorio saranno la vetrina d’Italia. Si annuncia un grande raduno, l’attesa per quest’evento è forte in tutta la Penisola». Tra un sopralluogo e un incontro tecnico, Mauro Cattai, il presidente del comitato organizzatore di “Piave 2018”, trova il tempo per fare il punto sul raduno, a meno di due settimane dall’evento.
«Sarà un successo. Ci aspettiamo una grande affluenza di pubblico soprattutto durante i due giorni conclusivi del raduno, in particolare la domenica. È un evento molto sentito in tutta Italia», spiega Cattai, «pur di mettere via i fondi per venire al raduno di San Donà, tanti bersaglieri hanno rinunciato a partecipare a quello dello scorso anno a Pescara. Oppure basti pensare che, nonostante la distanza, a San Donà arriveranno 4 delle 5 fanfare ufficiali dei bersaglieri presenti in Sicilia».
“Piave 2018” sarà un raduno per molti aspetti storico. «È l’unico raduno nazionale di un corpo d’Arma che avviene sul Piave, fiume sacro alla Patria, nell’anno di chiusura delle celebrazioni del centenario della Grande Guerra», rileva Cattai, «saranno fatti degli eventi a Vittorio Veneto. Ma il Piave sono convinto che abbia un significato molto più profondo, perché sulle sue rive ci sono stati morti di entrambe le fazioni. Per cui il vero raduno del centenario è quello di San Donà».
Che proprio per questo si chiamerà “Piave 2018”. «San Donà è la città che ha accettato subito la proposta di candidatura, poi approvata dalla giunta nazionale dell’Anb. Ma sarà la festa di tutta la popolazione di un intero territorio», conclude Cattai, «il Veneto è stato durante la Grande Guerra l’ultimo baluardo difensivo e, al suo interno, lo è stato il Piave. Abbiamo intitolato il raduno “Piave 2018” proprio per collegarlo al centenario e al fiume per eccellenza sacro alla Patria. Sarà un evento sentito in tutto il territorio e la Regione lo ha inserito all’interno dei grandi eventi del Veneto».
Cattai è alla guida di una macchina organizzativa molto complessa, che coinvolgerà quasi 600 persone. Tra cui, gli oltre 120 soci della sezione locale dell’Anb, un centinaio di volontari reclutati con una campagna promozionale e circa 200 volontari della protezione civile regionale. Senza contare la macchina della sicurezza, che sarà messa in campo dalle forze dell’ordine. (g. mon.)
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