Piano vendita, ecco tutti i beni all’asta

Palazzo Donà Balbi vale oltre 10 milioni, poi ci sono l’ex sede dei pompieri di Murano e il centro Kursaal di Sottomarina
Di Francesco Furlan

Città metropolitana a caccia di soldi per poter fare investimenti. Il piano delle alienazioni per il triennio 2017-2019 prevede dismissioni per oltre 20 milioni, di cui oltre 12 per il 2017, ma il percorso delle vendita sarà graduale e - se dovessero trovarsi altre forme di finanziamento - molti dei beni messi in vendita potrebbero anche essere tolti dal piano. Capitolo a parte per la vendita degli immobili che ospitano il commissario di Mestre e la polizia stradale, entrambi in via Ca’ Rossa a Mestre: nel caso in cui dovessero essere davvero venduti ad acquistarli sarebbe il ministero dell’Economia, che entrerebbe in possesso dei due beni senza continuare a pagare l’affitto alla città metropolitana.

Le tre aste del 2017. Entro la fine dell’anno è prevista l’asta per tre immobili. Il più noto è sicuramente Palazzo Donà Balbi, a Santa Croce in riva de Biasio, oggi sede dell’ufficio scolastico regionale, il cui valore è stimato in 10 milioni e 600 mila euro. L’anno scorso era stato raggiunto un accordo con la Cassa depositi e prestiti (Cdp), per un valore di 12 milioni, ma la vendita è stata poi bloccata poiché k’Agenzia delle Entrate ha valutato in poco più di 10 milioni il valore dell’immobile impedendo la firma dell’acquisto (poiché la Cdp non può pagare un bene più di quanto sia valutato dall’Agenzia). L’asta pubblica, al rialzo, permetterà alla Città metropolitana di cercare nuovi acquirenti e, nel caso in cui nessuno si faccia avanti, il palazzo potrebbe comunque essere ceduto alla Cdp. Aste pubbliche anche per l’ex caserma dei vigili del fuoco di Murano (120 mila euro) e il Kursaal di Sottomarina.

E la “tassa” sui viaggi? Il piano delle alienazioni - che viene redatto ogni anno - potrebbe vedere confermate o meno gli immobili in vendita per il biennio 2018-2019. Molto dipenderà dall’orientamento del governo, che fino ad ora ha sempre detto di no, sull’introduzione della tassa sui viaggi, prevista dalla legge per consentire alle Città metropolitane di reperire risorse in proprio. Si tratta di un'addizionale pari a uno o due euro sui diritti di imbarco di passeggeri di porti e aeroporti. Un addizionale che potrebbe portare alla Città metropolitana tra i 10 e i 20 milioni di euro l’anno. Una proposta sostenuta anche dall’Ance, che però per ora è finita nel dimenticatoio, perché fino ad ora ha visto contrarietà del governo. E al momento appare difficile pensare a un cambio di posizione.

Le altre alienazioni. E così, in assenza di altre entrate, la Città metropolitana dovrà procedere con le alienazioni di altri beni. Nel 2018, per esempio, è prevista la vendita degli ex Uffici Apt del Lido che l’amministrazione sta cercando di vendere da anni. In occasione della prima asta il prezzo richiesto per l'ufficio era stato di 490 mila euro, ma non si era presentato nessuno. Poi era sceso a 370 mila euro, ma ancora nulla. Tra i beni in vendita anche la splendida Villa Principe Pio di Mira Porte, chiusa dal 2012 dopo essere stata sede dell’Apt della Riviera del Brenta e dell’Ecomuseo, dove c’è però ancora un vincolo d’uso pubblico. In vendita anche tutti gli uffici del litorale che facevano parte della rete dell’Agenzia per la promozione del turismo (Apt).

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