Piano regolatore per una città a misura di bicicletta

Sarà un piano regolatore per le biciclette che circolano in città. È stato pubblicato per 60 giorni sul sito dell’amministrazione comunale (www.sandonadipiave.net) il "Biciplan", piano della...

Sarà un piano regolatore per le biciclette che circolano in città. È stato pubblicato per 60 giorni sul sito dell’amministrazione comunale (www.sandonadipiave.net) il "Biciplan", piano della mobilità ciclabile e pedonale, disponibile per le osservazioni dei cittadini.

Le piste ciclabili sono ancora oggetto di discussione. C'è chi le vorrebbe anche in via XVIII Martiri, dove però sono arrivati i nuovi parcheggi a occupare gli spazi. Intanto il Comune sta pensando a un collegamento da via Ferro a via don Bosco per arrivare a piazza Rizzo e poi alla nuova pedonalizzazione. Un progetto che darebbe un nuovo sbocco dalla ciclabile parallela, ovvero via Nazario Sauro, che si collega all'ospedale.

Non necessariamente tutte le strade del centro, dunque, dovranno essere ciclabili, anche se adesso molti ciclisti stanno sfidando gli spazi ridotti di via XIII Martiri. «Il Biciplan, di fatto un piano particolareggiato del piano urbano del traffico, traccia il futuro della mobilità sostenibile da qui ai prossimi 5 o 10 anni», spiega l’assessore alla Mobilità Francesca Zottis, «per la nostra città rappresenta una novità di assoluta importanza per la sua valenza non solo urbanistica quanto sociale. Per questo è fondamentale la condivisione con associazioni ciclistiche, operatori e cittadini e il loro apporto di idee».  

Prevista in particolare la realizzazione di una segnaletica dedicata e facilmente riconoscibile, ma anche la predisposizione di zone 30, già attuata dal centro cittadino fino alle scuole, per far convivere mobilità tradizionale e sostenibile. Importante anche il coinvolgimento delle frazioni nei percorsi ciclabili. Il piano traccia inoltre una serie di possibilità di intervento, a partire da quelle realizzabili con spese ridotte, come il miglioramento della segnaletica, a quelle più importanti da un punto di vista economico.

«Lo scopo è favorire la riappropriazione degli spazi della città da parte dei suoi residenti, con tempi e stili di vita a misura d’uomo», conclude la delegata all’Ufficio biciclette Lorena Marin, «e favorire forme di turismo lento, che potrebbe rappresentare una risorsa per un territorio da promuovere e da scoprire».(g.ca.)

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia