Piano anti smog, rischio allarme rosso: controlli dei vigili quattro i multati a Mestre

Secondo giorno di allerta arancio con blocco fino agli Euro 4 Alcuni sindaci sono ancora in ritardo con la cartellonistica  
PELLICANI MESTRE 25.01.2009 Domenica ecologica via Miranese rotonda dell'Amelia....© lightimage-Bertolin
PELLICANI MESTRE 25.01.2009 Domenica ecologica via Miranese rotonda dell'Amelia....© lightimage-Bertolin

MESTRE. Secondo giorno di allerta arancio e diesel Euro 4 in garage quello di oggi, con buona pace per chi non ha messo in conto di cambiare l’auto. Sono ancora alti i valori di Pm10 (50 microgrammi per metro cubo) nell’aria, se lo smog non migliorerà alla volta del bollettino Arpav di lunedì prossimo, c’è addirittura la possibilità che scatti il livello di allerta rosso che si raggiunge con 10 giorni consecutivi di superamento del valore limite consentito. Da giovedì sulla scorta delle rilevazioni da parte dell’Osservatorio regionale è scattato il livello arancio nel territorio veneziano - che si attua con 4 giorni no-stop di superamento del valore limite. Per ogni scalino che si sale, c’è un giro di vite sull’uso dei mezzi privati e sul riscaldamento.

CONTRAVVENZIONI

Ieri, rende noto il comandante della Polizia locale Marco Agostini, in città sono stati controllati 22 veicoli dalle pattuglie impegnate a garantire il rispetto delle limitazioni. Quattro i veicoli sanzionati nella terraferma mestrina.

DIVIETI

Da ieri nei comuni di Chioggia, Mira, Spinea, Marcon e Martellago è vietata la circolazione dalle 8.30 alle 18.30 di ciclomotori e motocicli Euro 0 a due tempi, di autovetture ad uso proprio alimentate a benzina Euro 0 e 1 e Diesel Euro 0, 1, 2, 3 e 4 e dei veicoli commerciali N1, N2, N3 alimentati a diesel Euro 1, 2 e 3. Per quanto riguarda l’utilizzo degli impianti termici e delle combustioni, in questi giorni è vietato utilizzare impianti termici a biomassa di classe inferiore alle 3 stelle ed effettuare combustioni all’aperto. Si ricorda inoltre che non è possibile, in livello arancione, effettuare lo spandimento di liquami zootecnici, in quanto rilasciano composti azotati precursori della formazione di polveri sottili in atmosfera.

VENETO ORIENTALE

A non aver previsto misure ulteriori rispetto a quelle già in vigore, i comuni del Veneto Orientale vedi alla voce San Donà, Cavallino, Jesolo, Portogruaro. Soprattutto i primi tre però, hanno un sistema di rilevazione differente. «Da noi vengono effettuate misurazioni a campione» spiega il sindaco di Jesolo e consigliere delegato all’Ambiente della Città metropolitana, Valerio Zoggia, «ma prima o poi dovremo mettere in conto di fare qualche cosa tutti assieme». Mirano e Scorzè applicano limitazioni a maglia più larga. Quarto d’Altino, invece, ha recepito il livello “arancione”, ma non ha installato la cartellonistica. «Delibera e ordinanza sono in vigore» spiega il sindaco, Claudio Grosso, «ma stiamo acquistando e installando la cartellonistica per avvisare la cittadinanza». Prosegue allargando il ragionamento: «Le regole ci sono e le faremo rispettare perché è giusto e di questo sono convinto, rimane il fatto che per noi non cambierà nulla rispetto all’inquinamento dell’aria per la posizione geografica particolare del nostro del territorio: Quarto si trova tra l’autostrada, la statale, la ferrovia e l’Aeroporto, queste limitazioni sono solo un palliativo per noi, una goccia nel mare. E rischiano di creare un disagio all’anziano di Portegrandi che deve andare a prendere il pane». Con gli aerei che gli decollano sulla testa.

ARIA

Le centraline Arpav nella notte tra giovedì e venerdì all’alba hanno continuato a dare livelli alti, con dei picchi tra le quattro e le sei del mattino addirittura ricompresi tra 146 (via Tagliamento), 115 (Bissuola), 132 (via Beccaria) migliorati in mattinata.

PROTESTA

Contro le limitazioni alla circolazione del Diesel Euro 4 il presidente di Adico, Carlo Garofolini. «Siamo quasi a livello di sequestro di persona» commenta, «c’è gente confinata in casa nonostante abbia un’auto relativamente recente: chi ha la macchina acquistata otto anni fa non può sentirsi un ostaggio perché non ha i soldi per comperarne una nuova, quando si sa che il problema sono i mezzi pubblici antidiluviani, gli aerei, le autostrade». —


 

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