Piano acque ok ma in 17 punti critici si deve intervenire

Il documento approvato nell’ultimo Consiglio di Martellago L’allarme del Consorzio: «Rispettate la nostra rete di canali»
martellago: STRADE CHIUSE AL TRAFFICO. 07/11/05 L. P˜rcile
martellago: STRADE CHIUSE AL TRAFFICO. 07/11/05 L. P˜rcile

MARTELLAGO. «Rispettate la rete consortile, che deve tornare a essere più tutelata rispetto agli ultimi anni. E poi controllate i fossi privati; mi auguro che Martellago possa approvare il regolamento, preparato da noi, che consenta di colpire chi non garantisce la normale manutenzione, creando dei danni al deflusso dell’acqua».

Questo il “testamento” di Davide Denurchis, capoufficio della pianificazione del consorzio di bonifica Acque Risorgive, che lasciato al futuro sindaco e maggioranza di Martellago nell’ultimo Consiglio prima delle elezioni.

La seduta è servita ad approvare il nuovo piano delle acque, che ha individuato un fenomeno preoccupante: la bellezza di 17 punti critici nel territorio. Nello specifico, si tratta di via delle Motte, via Friuli, via Berna, via Trento, via Liguria, via Castellana, via Ca’ Busatti e lo scolo di Bazzera Alta a Martellago, via Giorgione, via Berti, via Manzoni, via Frassinelli, via Roviego, via Ca’ Rossa e via Ca’ Bembo a Maerne e via Matteotti, via Gioberti, via Catteneo e via Mazzini a Olmo.

Saranno costruite delle nuove condotte e pulite quelle già esistenti liberandole da eventuali detriti che potrebbero comprometterno l’operatività in caso di forti piogge. Si tratta di un lavoro lungo fatto dagli esperti del consorzio, con ottanta giorni d’impiego, 1600 chiusini aperti, un’ottantina di chilometri di condotte controllate. Tutto era partito dopo le forti piogge di settembre 2016, quando gran parte del comune finì sott’acqua, anche in strade che, di solito, non ne erano state colpite, come via Trento, la strada che collega via Roma a via Castellana. In futuro, si rifaranno le condotte, adesso in più zone sottodimensionate, mentre su via Cavino si metterà un nuovo tubo per collegarsi a un fosso. Riguardo via Cavino e via Zigaraga, vicino alla ferrovia di Maerne, con il raddoppio dei binari, Acque Risorgive ha chiesto lo scavo di due fossati per potenziare il collegamento con via Dosa. Su via Matteotti, invece, sarà il privato costruite del lotto di via Casati a farsi carico dell’intervento.

«Avevo segnalato un problema su via Castellana con i lavori della pista ciclabile» dice Andrea Marchiori del M5S «lasciando delle strozzature e mi auguro siano state fatte tutte le verifiche». Per l’assessore ai Lavori pubblici Serenella Vian, il Comune sta lavorando su diversi fronti «Nell’ultimo biennio» precisa «abbiamo finanziato progetti per 250 mila euro e altri 400 mila per varianti idrauliche; tante volte ci scontriamo con realtà e privati che non vogliono collaborare, vedi su via delle Motte». Denurchis ha replicato come su via Castellana non ci siano criticità.

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