Pianiga, rapina al distributore Repsol: pistola in faccia al benzinaio

Il colpo martedì sera all’orario di chiusura dell’impianto: preso a calci un giovane dipendente. I quattro banditi erano tutti armati: uno aveva un fucile a pompa. Il bottino è di circa duemila euro

PIANIGA. Rapina a mano armata l’altra sera al distributore Repsol in via Noalese 134 a Mellaredo. A entrare in azione verso le 18,50 quattro banditi arrivati con un’auto di color scuro (probabilmente blu) al distributore che si trova sulla strada regionale. I rapinatori hanno colpito dopo aver studiato nei particolari il posto. Il distributore Repsol è infatti uno dei pochi della zona a essere senza telecamere di controllo.

Appena scesi dall’auto, i malviventi hanno puntato direttamente al titolare del distributore. I quattro erano tutti armati: tre con pistole e uno con un fucile a pompa. Avevano il volto travisato da un passamontagna ed erano vestiti di scuro. Tre di questi si sono diretti verso il titolare del distributore, che si trovava con un giovane dipendente nel piccolo negozio dove c’è un minishop e la cassa. Uno dei rapinatori invece è rientrato nell’auto scura, probabilmente un’Opel o una Ford Escort rubata, ha aspettato i complici e ha controllato inoltre che non giungessero durante il colpo clienti o forze dell’ordine. Entrati nel minishop uno dei tre ha puntato la pistola al volto del titolare e ha gridato in dialetto “dame i schei” per due o tre volte.

Il benzinaio che si è visto la pistola puntata in faccia non si è fatto ripetere l’ordine nuovamente e ha consegnato tutti i soldi che aveva in cassa, meno di duemila euro. Contemporaneamente un altro bandito ha fatto inginocchiare a terra il dipendente del distributore Repsol e gli ha rifilato un calcio a una gamba. Dopo aver arraffato tutto il contante i banditi sono rientrati nell’auto e sono fuggiti a tutta velocità in direzione Padova. Subito dopo la rapina e l’aggressione, il titolare e il dipendente, hanno fatto scattare l’allarme chiamando in aiuto le forze dell’ordine. Sul posto sono arrivati in pochi minuti i carabinieri dalla tenenza di Dolo, ma i banditi si erano già dileguati.

Ieri il distributore di benzina ha funzionato con la modalità automatica. Sia il titolare che il dipendente, dopo quello che era successo, non hanno lavorato. I carabinieri hanno avviato le indagini per cercare di risalire ai colpevoli di questa rapina. L’espressione dialettale usata dal bandito che ha puntato la pistola al gestore fa pensare che si tratti di gente del posto, ma poteva anche essere un trucco studiato per sviare le indagini. Dai primi indizi però appare chiaro che si tratti di persone estremamente organizzate, che hanno studiato l’obbiettivo da colpire con cura, scegliendo uno dei pochi distributori senza telecamere di sorveglianza. Le modalità sembrano quelle tipiche di una “banda di giostrai” veneta, anche se nessuna pista è esclusa dagli investigatori.

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