Pianiga, per risolvere il giallo arriva il Ris di Parma

Sicuro solo il suicidio del marito, che ha lasciato un messaggio. Ma la moglie è stata uccisa o era già morta per un malore?

PIANIGA. Il giallo di Pianiga resta, per il momento, senza soluzione. E i carabinieri hanno chiesto aiuto agli specialisti del Ris di Parma per chiarire cosa è davvero accaduto nell’appartamento di via Papa Luciani a Pianiga, dove hanno trovato la morte mercoledì Gianni Garbin, 58 anni, e la moglie Daniela Masaro di 55. Per Garbin non ci sono dubbi: l’uomo si è suicidato, lasciando una lettera. Il dilemma che dovrebbe chiarire il giallo sta tutto nelle cause del decesso dell’infermiera dell’ospedale di Dolo trovata senza vita al secondo piano, riversa a terra nella camera da letto, senza particolari segni di violenza, senza versamenti evidenti di sangue. È morta strangolata o colpita oppure il decesso è conseguenza di un tragico malore? La soluzione, al momento, non c’è.

I carabinieri che indagano, la compagnia di Chioggia con il nucleo investigativo, per ora non azzardano ipotesi. Si attende che il pubblico ministero della Procura di Venezia, Elisabetta Spigarelli, affidi l’incarico per l’autopsia sulla donna, decisivo, a quanto si capisce, per stabilirne le cause del decesso. 

Quindi, oltre alla prima ipotesi, quella dell’omicidio-suicidio, con Gianni Garbin che uccide la consorte e poi si toglie la vita nel garage semi interrato, prende quota anche l’ipotesi che vedrebbe Garbin arrivare a casa, scoprire la morte della moglie e a quel punto, decidere, per la disperazione e l’impossibilità di reggere al dolore, di togliersi la vita.

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