Petizione con 500 firme «Vogliamo le telecamere»
Nella zona di Zelarino tutto è cominciato la scorsa primavera. Duecento famiglie coinvolte, dodici strade interessate dall’iniziativa, ventidue referenti di zona. In poco tempo, però, il progetto è divenuto virale: le famiglie coinvolte sono diventate 300, è stata aperta una pagina facebook e l’iniziativa si sta diffondendo a macchia d’olio anche in altri comuni veneziani.
Insomma, il “controllo di vicinato”, progetto che mette in rete le famiglie di un’area per una sorveglianza integrata, sta spopolando, anche perché i risultati ci sono e si vedono: meno furti, più tranquillità. Però, siccome la prudenza non è mai troppa, il gruppo di Zelarino venerdì scorso ha protocollato una richiesta di telecamere supportata da 500 firme. Uno strumento di sorveglianza che andrebbe a completare il controllo, attualmente garantito dalla comunicazione fra vicini con whatsapp, social o “semplice” cellulare.
«La tecnologia» avverte Ivan Moro, referente dell’iniziativa per il Veneto «non sostituirà mai il senso del controllo del vicinato che è quello di riallacciare i rapporti tra vicini, ma sarà solo uno strumento per facilitare questo processo».
Nel frattempo fioccano le richieste per partecipare al progetto, tanto che dopo il congresso nazionale ed europeo tenutosi vicino a Roma poche settimane fa, è stata creata la sezione locale di Venezia Padova e Treviso. «La sezione è nata per riuscire a gestire al meglio tutte le domande che sono moltissime. Onestamente stiamo faticando ad evaderle tutte. Jesolo, Cavallino, Torre di Mosto, Treviso, Ponzano, San Donà, tanto per dirne alcune. Il progetto piace, c’è partecipazione e voglia di riappropriarsi delle proprie case, delle proprie strade, per viverle in maniera più sicura».
Proprio a Zelarino, in via Scaramuzza, le famiglie hanno piantato ieri mattina oltre 40 cartelli che riportano il nome del progetto e funzionano come deterrenti, in più si sono attivati altri gruppi, in via Boscariola e in via Parolari.
Da qualche giorno, spiega Moro, «abbiamo deciso di aprire anche la pagina Facebook chiamata “Controllo del vicinato Zelarino Mestre Venezia” così da poter condividere e diffondere le informazioni riguardanti furti e truffe con tutti».
L’iniziativa, insomma, sta ottenendo un successo senza precedenti, anche perché è semplice e a costo praticamente nullo. Basta mettere in rete tutte le famiglie di una zona, e i giochi sono fatti, perché ci si avverte a vicenda in caso di eventuali situazioni sospette.
«Le segnalazioni ci sono e sono molte» continua il responsabile regionale del progetto «Per esempio martedì sera un cittadino ha visto un’auto sospetta davanti a Forte Mezzacapo. È passato vicino, senza naturalmente fare nulla, e le persone in macchina se ne sono andate via subito. Il cittadino ha poi segnalato alle altre famiglie tramite whattsapp il tipo di vettura. In generale notiamo una netta diminuzione dei furti da quando è partito il controllo, cosa che non succede affatto nelle zone dove il progetto non è stato avviato».
Ora però l’iniziativa, dato il successo, necessita di volontari. Persone che, ricorda Ivan Moro, «possano aiutarci in questa missione che non ha né colore politico né interessi economici».
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