Pescatori contro l’impianto gpl

Chioggia. La categoria teme gli effetti del passaggio delle gasiere. Domani udienza in Regione
Di Elisabetta B. Anzoletti
Venezia, 06.07.2006.- Incendio cabina sulla gasiera "SYN ZAURA" (ex Val Badia) al largo di porto Malamocco.-Nella foto; trainata a Porto San Leonardo per scaricarla dal gas.- Interpress/Iannuzzi -
Venezia, 06.07.2006.- Incendio cabina sulla gasiera "SYN ZAURA" (ex Val Badia) al largo di porto Malamocco.-Nella foto; trainata a Porto San Leonardo per scaricarla dal gas.- Interpress/Iannuzzi -

CHIOGGIA. Pesca, acquacoltura e diportismo preoccupati per le possibili conseguenze dell’impianto gpl. A sollevare i timori Elio Dall’Acqua, membro della Commissione consultiva regionale della pesca professionale e acquacoltura, che nella seduta in calendario mercoledì in Regione a Venezia solleverà la questione inserendola nel punto “varie ed eventuali” come richiesto in una lettera di qualche giorno fa. La lettera è stata inviata a tutti i membri della commissione e per conoscenza al presidente del Veneto Luca Zaia. La commissione, che si riunirà mercoledì alla presenza di tutte le associazioni di categoria del settore, può all’occorrenza, su richiesta del presidente, invitare anche un rappresentante della Direzione marittima delle Capitanerie di porto. Dall’Acqua, responsabile del settore pesca per Forza Italia, è stato nominato nella commissione in quota a Federpesca.

«Ho colto l’occasione di questo appuntamento in programma», spiega il commissario, «per porre all’attenzione dei miei colleghi una questione che potrebbe avere conseguenze per i nostri settori. Preservare, salvaguardare e proteggere l’habitat marino e lagunare deve essere una priorità comune, ma con la realizzazione dell’impianto gpl a Chioggia esiste una preoccupazione su come verrà gestito il flusso di navigazione e la sicurezza in mare e in laguna, su quali saranno le prescrizioni e i cambiamenti per chi lavora nella pesca, nell’acquacoltura e nel diportismo».

Dall’Acqua solleva in particolare l’impatto dell’arrivo delle navi gasiere (30 all’anno) nell’ingresso e uscita dalle bocche di porto, in specie con condizioni meteo avverse o in caso di errori umani.

«Chiedo che ci sia un approfondimento a stretto giro», spiega Dell’Acqua, «per completezza di informazioni e una reale trasparenza di quello che sta succedendo e su quali conseguenze andranno incontro i pescatori». Sul fronte regionale il tema gpl approderà presto in II commissione (ambiente) dopo l’audizione del comitato No Gpl che ha fornito una mole corposa di documenti perché i consiglieri possano arrivare “preparati” in aula.

«La vicenda», spiega il presidente del Consiglio regionale, Roberto Ciambetti (Lega), «va sicuramente approfondita. Il Consiglio regionale vigilerà affinché venga seguito un corretto iter amministrativo, a salvaguardia innanzitutto della salute dei cittadini».

Il caso è arrivato in Consiglio con una mozione del Pd firmata da tutti i capigruppo. «Ognuno è chiamato ora a fare la propria parte», spiega il vicepresidente del Consiglio, Bruno Pigozzo (Pd), «iniziando da una doverosa assunzione di responsabilità in ordine a una vicenda che presenta sicuramente aspetti poco chiari, che vanno chiariti quanto prima, nell’interesse dei cittadini e della regolarità della procedura amministrativa da seguire».

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