Pescatore morto Fatto l’esame medico
CHIOGGIA. È stato il medico legale di Mestre Cristina Mazzarollo a ispezionare, ieri, il cadavere del 74enne di Chioggia Italo Boscolo Meneguolo, morto sabato in seguito al naufragio della sua barca sugli scogli della diga di Pellestrina sabato scorso. A incaricarla il pubblico ministero veneziano Angela Masiello, che gli aveva chiesto di appurare se i segni esterni sul corpo del pescatore dilettante confermassero la ricostruzione dell’accaduto messa a sua disposizione da coloro che sono intervenuti. Niente autopsia, quindi, perché le cause del decesso sembrano ormai chiare.
Il mare agitato di quella mattina avrebbe sospinto la barchetta in legno di nemmeno cinque metri, con un motore da 20 cavalli, sugli scogli. Il 74enne sarebbeè rimasto incastrato tra due pietre, flagellato dalle onde. Almeno tre ore, probabilmente semisvenuto, immerso nell'acqua fredda, in balia del mare, che gli ricopriva la testa, facendogli ingoiare acqua salata, ad ogni ondata di risacca. Un'agonia la cui durata si desume dalle sue abitudini, dato che, come raccontano i conoscenti, tutti i giorni usciva di casa, per andare a pescare, verso le sei e mezza e tornava verso le otto. Quindi il naufragio deve essere avvenuto prima di quell'ora e l'allarme è stato lanciato poco prima delle 11. Forse, prima di perdere i sensi, ha cercato di gridare ma sulla diga di Pellestrina, a quell'ora e soprattutto in questa stagione autunnale, non c'è nessuno. Il medico legale riferirà i particolari - se la caduta gli abbia procurato fratture che gli impedivano i movimenti, se sia annegato, o se lo stress e ipotermia gli abbiano provocato un arresto cardiocircolatorio - nei prossimi giorni alla rappresentante della Procura.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia