Perseguitava l’ex moglie militare finisce agli arresti

PORTOGRUARO. Alla fine è finito agli arresti domiciliari. Già ammonito per stalking, stavolta è stato sottoposto a ordinanza di custodia cautelare, su richiesta accolta del pm Umberto Vallerin, il militare napoletano, residente a Portogruaro, Franco Esposito, 36 anni, caporale maggiore del 5° reggimento Superga di Portogruaro. I carabinieri di Portogruaro hanno raccolto ulteriori informazioni su altri episodi che riguardano atti persecutori nei confronti dell'ex moglie, avvenuti anche di fronte alla scuola frequentata dalla figlia di entrambi. È stato coinvolto negli episodi anche il datore di lavoro di lei, cittadino di San Donà con attività nel concordiese. L'arresto è stato eseguito nel pomeriggio di giovedì. Al momento dell'inasprimento della misura coercitiva, Esposito era sospeso dal servizio di ferma permanente e sottoposto a misura di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla ex moglie.
Tutto era cominciato nell'ottobre del 2014 quando l'allora moglie di Esposito presentò una denuncia per maltrattamenti in famiglia. La signora aveva raccontato ai carabinieri di numerose violenze di natura psicologica perché aveva deciso di separarsi. Il marito era andato su tutte le furie ed era iniziato il calvario. Un anno dopo la donna si ripresentò dai carabinieri segnalando altri episodi di violenza verbale. L'11 febbraio era avvenuta la separazione, di fronte al tribunale di Pordenone e a marzo l'ex moglie si era trasferta in un paese diverso dalla città in cui viveva quando era unita in matrimonio. Ad aprile Esposito aveva minacciato la donna e il suo datore di lavoro con un tondino metallico e a seguito della perquisizione gli fu trovato pure un coltello a serramanico. Non si contano gli insulti e le minacce. All'ex cognato confidò al telefono “A lei la sfregio, io devo ammazzare qualcuno”. Esposito ha pure inseguito in auto la donna e il suo datore di lavoro, il sandonatese, lanciando in fase di sorpasso un oggetto, probabilmente un grosso sasso, sul cristallo anteriore dell'altra vettura presa di mira. In un'altra circostanza, vestendo la divisa dell'Esercito italiano, si avvicinò di nuovo a loro brandendo ancora il tondino metallico, mostrando un sorriso di sfida. Incurante degli ammonimenti verbali Esposito ha cercato un approccio con la donna anche di fronte alla scuola frequentata dalla figlia. Ieri la conclusione della vicenda, con l'arresto e la detenzione domiciliare. Rosario Padovano
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