Perseguita l’ex fidanzata arrestato dai carabinieri
CAVALLINO. Perseguita l’ex fidanzata dopo la fine della convivenza a causa di violenze fisiche e psicologiche: un 33enne di Cavallino-Treporti è stato arrestato dai carabinieri e messo ai domiciliari dopo le escandescenze contro le forze dell’ordine che erano intervenute.
L’ultimo episodio di molestia ai danni della ex convivente, una 44enne, ha spinto il gip del Tribunale di Venezia a firmare un ordine di custodia cautelare agli arresti domiciliari, eseguito dai carabinieri della stazione di Cavallino-Treporti, nei confronti dell’ex convivente della donna, residente a Cavallino-Treporti.
L’accusa riguarda i reati di maltrattamenti in famiglia e atti persecutori nei confronti della 44enne con la quale ha vissuto fino a qualche settimana fa, prima che questa decidesse di allontanarsi dalla comune abitazione per andare a vivere per proprio conto. La misura restrittiva è stata chiesta dal pm al quale i militari della stazione di Ca’ Savio avevano riferito sulla situazione emersa durante il periodo di convivenza tra il persecutore e la sua compagna.
I due, infatti, hanno intrattenuto una lunga relazione iniziata già dal 2004. Da alcuni anni, però, le cose erano degenerate, numerosi erano stati infatti gli episodi di violenza, sia fisica sia psicologica, forse anche provocati da un eccessivo consumo di alcol da parte dell’uomo. Il magistrato inquirente ha avvalorato pienamente la tesi degli investigatori che hanno richiesto la misura cautelare dopo il recente episodio in cui l’ex fidanzato, pur vivendo in altra abitazione, si era recato a casa della 44enne per molestarla e perseguitarla di nuovo, reagendo, tra l’altro, in modo aggressivo anche nei confronti degli agenti di una volante del commissariato di Jesolo e dei carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di San Donà chiamati in soccorso dalla donna.
L’episodio rientra fra i casi in cui i carabinieri si trovano a intervenire a tutela di donne vittime di violenza.
«Lanciamo un accorato appello», ha dichiarato il comandante Giovanni Blasutig della compagnia dei carabinieri di San Donà, «rivolto a chi subisce violenza da parte di un famigliare o di un convivente a rivolgersi con fiducia alle istituzioni, nella certezza di trovare l’opportuna attenzione, il giusto sostegno e la pronta assistenza da parte delle forze dell'ordine preposte a combattere questo tipo di reati».
Francesco Macaluso
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