Perquisite le sedi Ipea accusa di truffa aggravata
Perquisite le sedi di San Donà, Treviso e Padova, tornano tempi difficili per l’istituto per parrucchieri ed estetisti Ipea. Le denunce e controdenunce, gli esposti, hanno alla fine portato alle indagini degli inquirenti sulle attività dei vari istituti professionali che sono da anni nell’occhio del ciclone. In passato numerosi ex docenti avevano lamentato il mancato pagamento dei compensi, raccolto firme, chiesto l’intervento di legali. I nodi, è il caso di dirlo, stanno venendo al pettine.
L’ipotesi di accusa della Procura di Venezia è truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Sono state perquisite anche le abitazioni dei due amministratori di Ipea, vale a dire il padovano Iles Braghetto, ex eurodeputato, già assessore a Padova e consigliere regionale, quindi Marco Spiandorello, residente a Pianiga, entrambi finiti nel registro degli indagati. Si cercano i documenti che attestano i finanziamenti pubblici ricevuti nei vari istituti e le spese sostenute tra Ipea di San Donà, l’impresa sociale Accademia la Parigina di Treviso e l’agenzia formazione lavoro di Padova, le cui sedi sono state passate al setaccio dalla Procura e dagli investigatori incaricati.
Il periodo di gestione in esame riguarda il periodo 2011-2014, ovvero quello della gestione dei due amministratori. Gli stessi che hanno già presentato ricorso al Tribunale del Riesame di Venezia per ottenere il dissequestro del materiale con udienza fissata il 14 aprile. Istanza che dà loro la possibilità di avere copia degli atti dell’inchiesta già depositati dagli inquirenti.
Le indagini sono scattate a seguito di vari esposti presentati in passato, tra cui quello del precedente amministratore, Rosario Florio, cui è seguito quello presentato da vari docenti che avevano evidenziato svariati problemi nei pagamenti degli stipendi. La magistratura sta ora lavorando su varie ipotesi investigative per verificare se vi siano stati effettivamente gli illeciti segnalati negli esposti. Amministratori attuali e precedenti si scambiano reciproche accuse e denunce ormai da oltre un anno, in uno scontro infuocato e rispettive rivendicazioni che riguardano gli ultimi lustri di attività dei vari istituti coinvolti in tutto il Veneto.
Gli stessi Braghetto e Spiandorello avevano denunciato la precedente gestione adombrando numerose irregolarità da parte del personale e dei docenti, andando a ripercorrere tutti gli orari della docenza e del personale non docente per evidenziare numerose incongruenze che potrebbero scatenare altre indagini. (g.ca.)
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