Permessi, pratica affidata a un legale

VENEZIA. «Bisogna verificare negli archivi» afferma don Dino Pistolato «e vedere che tipo di decreti sono stati fatti su questa chiesa. Bisogna vedere se per esempio c’è un atto che vieta di praticare qualsiasi culto». Non sembra esserci pace per Santa Maria della Misericordia. «Nella presentazione del progetto» spiega Marco Agostini, direttore generale del Comune «lo staff del padiglione islandese ha scritto che è “sconsacrata”, quindi deve allegare le relative carte». Secondo gli organizzatori, invece, si era scritto soltanto che «la chiesa non veniva utilizzata dal 1969». La questione ora è nelle mani di un legale. Per l’artista che ha curato l’esposizione non ci sarebbe alcun problema: è semplicemente un’opera d’arte. Spetterà ora ai responsabili del padiglione produrre il documento atteso dal Comune. Quello previsto dal codice 1222 del Diritto canonico, che stabilisce che se una Chiesa non può più essere adibita al culto divino, il vescovo la può ridurre «a uso profano non indecoroso». Agostini ha dato tempo ai responsabili del Padiglione fino al 20 maggio per presentare il documento.
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