Perde il nono figlio e lei rischia di morire
VENEZIA. Avrebbe dovuto essere la nona gioia della sua vita, ma la gravidanza è finita in una tragedia. Il cesareo d’urgenza praticato ieri all’ospedale civile di Venezia non è bastato a salvare il nascituro. Sarebbe stato il nono figlio della donna, residente in centro storico a Venezia, ora ricoverata in rianimazione, sedata e sotto controllo.
Eppure fino a ieri tutto sembrava andare per il meglio. Nonostante l’età (la donna è ultraquarantenne), e il fatto che quello in attesa fosse il nono figlio della coppia, fattori che rendono la gravidanza molto rischiosa, i nove mesi stavano proseguendo senza particolari intoppi.
All’ospedale di Venezia la donna era seguita regolarmente, ancor più in virtù della situazione particolare. Gli ultimi due controlli, che erano stati eseguiti l’1 e il 15 febbraio, non avevano evidenziato alcuna patologia nel feto, ormai completamente formato. La gravidanza aveva già raggiunto la 39esima settimana senza problemi e a casa si contavano i giorni che mancavano all’arrivo del nuovo membro della numerosa famiglia, annunciato per metà marzo.
Ieri alle 13 la donna ha parlato con il marito, appena tornato a casa dopo la mattina di lavoro, dicendo di stare bene. Poi qualcosa è andato storto. È andata in bagno, dove ha accusato un’improvvisa perdita di sangue, ed è svenuta, probabilmente anche a causa dello choc.
Il marito, appena capito l’accaduto, ha chiamato il 118. La donna è stata immediatamente portata all’ospedale civile di Venezia. Alle 14.07 è entrata direttamente nel reparto già preparato all’intervento, senza passare per il Pronto soccorso.
I medici, di fronte all’emorragia interna e al distacco della placenta, non hanno avuto dubbi e sono subito intervenuti praticando un cesareo. Ma, purtroppo, l’intervento è stato inutile. Il bambino è venuto alla luce già privo di vita. I medici hanno ripetutamente provato a rianimarlo, ma ogni tentativo si è rivelato vano. Per il piccolo non c’era più nulla da fare.
La donna è stata ricoverata in Rianimazione. I medici l’hanno sedata e la situazione, almeno per lei, è sotto controllo. Ora per la signora veneziana si prepara un’altra sfida difficile: una volta dimessa dall’ospedale, dovrà superare il dolore per la perdita del suo bambino. Anche se a casa troverà gli altri otto figli a sostenerla.
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