"Per rilanciare il Nord? serve il federalismo". Parola di Cacciari

Festival della Politica, l'ex sindaco contestato dal Movimento  5 Stelle. Tra gli ospiti di oggi Caracciolo, Cazzullo e Carofiglio
Festival della politica day 1 Sergio Chiamparino, Stefano Bruno Galli, Massimo Cacciari, Roberto Crosta e Beppe Gioia parlano di 'La questione settentrionale' Piazza Ferretto, Mestre Nella foto protesta del movimento 5 stelle
Festival della politica day 1 Sergio Chiamparino, Stefano Bruno Galli, Massimo Cacciari, Roberto Crosta e Beppe Gioia parlano di 'La questione settentrionale' Piazza Ferretto, Mestre Nella foto protesta del movimento 5 stelle

MESTRE - Come dare risposte al Nord che rischia, per colpa della penalizzazione nei trasferimenti dallo Stato e della pressione fiscale, di non essere più la locomotiva del Paese? Con il federalismo. Al Festival della politica di Mestre gli ex sindaci Massimo Cacciari e Sergio Chiamparino rilanciano la «mai dimenticata questione settentrionale» che può essere risolta, hanno detto, anche attraverso «un federalismo che non sia figlio di un partito ma dell'intera politica».

Cacciari e Chiamparino lo dicono chiaramente: ha fallito la Lega Nord parlando di secessione, ha fallito il centrosinistra non comprendendo l’importanza del tema del federalismo, opponendogli la difesa dell’Unità nazionale. «Diciamolo chiaro: parlare oggi di federalismo non significa spaccare il paese e se siamo in questa situazione è anche grazie alla Lega che ha agitato questo spettro», dice Cacciari ottenendo l’appoggio incondizionato di Chiamparino e gli applausi del pubblico. Chiamparino, oggi da semplice elettore Pd, come si definisce, si augura di vedere «temi come l’autonomismo, il federalismo e il fisco nei programmi dei partiti, purché siano davvero credibili».

Sostegno alle imprese che stanno nel mercato, incita l’ex sindaco, e filosofo. L’ex sindaco di Torino ribatte: «La crescita per la crescita non mi interessa, a me interessa la crescita per avere maggiore equità nel paese». E il professor Stefano Bruno Galli, consigliere regionale della civica Maroni, fa la storia del Nord fin dall’esperienza alla vigilia della Liberazione del “Cisalpino” per dire due cose: che il tema non è legato all’andamento elettorale della Lega Nord e che una risposta vera arriva solo dal progetto delle macroregioni. Sotto accusa finiscono i costi della pubblica amministrazione con il residuo fiscale (ovvero quanto dato alla Stato centrale) che torna troppo poco in Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Toscana. Le regioni del nuovo Nord. Penalizzate dai tagli lineari alla spesa. I dati sono sempre importanti e in questo caso preoccupano. Spiega Roberto Crosta della Camera di commercio di Venezia: nella nostra provincia il 2012 ha visto scendere sotto le centomila il numero delle imprese, una soglia psicologica. Pesante al Nord il residuo fiscale pro capite. Pesa su ciascun residente 6.334 euro in Lombardia, 4.166 in Emilia Romagna, di 3.820 in Veneto.

Il dibattito, molto seguito in un’affollata e attenta piazza Ferretto, cuore del Festival della Politica, è stato il momento clou della prima giornata della manifestazione della Fondazione Pellicani. Tanta gente ai vari dibattiti sparsi nel centro città, da Corte Legrenzi a piazzetta Pellicani. Vitalità e interesse anche alla libreria della politica in piazza.

Da segnalare anche una contestazione, come succede nei festival di grande richiamo. Una dozzina di attivisti del Movimento 5 Stelle, capitanati da Davide Scano, hanno camminato tra la gente seduta ad attendere il via al dibattito in piazza Ferretto. Al collo portavano sette poster tematici, il loro “saluto” all’ex sindaco. Sui volti gli attivisti avevano maschere con la faccia di Massimo Cacciari e alla gente hanno distribuito un centinaio di copie del libricino biografico di Raffaele Liucci “Il politico della Domenica - Ascesa e Declino di Massimo Cacciari”. Ciascuna costa un euro.

Tra gli ospiti degli appuntamenti di oggi vi segnaliamo Pietrangelo Buttafuoco, Lucio Caracciolo, Angelo Panebianco, Renzo Guolo, Aldo Cazzullo, Gianrico Carofiglio e Ottavia Piccolo. Ecco il programma.

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