Per le capanne Amaranti è braccio di ferro

L’aumento di 500 euro non giustificato ha scatenato la protesta contro la Sab di affezionati clienti
Un' immagine di archivio della spiaggia del Grand Hotel Excelsior lungo il Lido di Venezia. ANSA / CLAUDIO ONORATI
Un' immagine di archivio della spiaggia del Grand Hotel Excelsior lungo il Lido di Venezia. ANSA / CLAUDIO ONORATI

LIDO. Continua il braccio di ferro tra gli ospiti delle capanne Amaranti e i gestori della Sab. Dopo l’incontro che c’è stato nei giorni scorsi tra le parti, preceduto da una raccolta di firme tra i locatari, le parti sono ancora molto distanti. E se il gestore ha già annunciato che per quest’anno gli aumenti saranno applicati, i bagnanti non intendono accettare la situazione, minacciando anche azioni di protesta contro la società che cura le attività anche di Excelsior, Des Bains e Quattro Fontane. Gli Amaranti sono il gruppo di capanne che si trova alla destra dell’hotel Excelsior, al confine con la spiaggia Miramare. Con le lettere di prelazione inviate dalla Sab ai locatari nelle scorse settimane, è emerso l’aumento della spesa prevista per la prossima stagione balneare. «Alla luce del precedente incontro con Sab, svoltosi il 6 marzo, il “Comitato locatari Amaranti”, costituito da affezionati clienti pluridecennali, è rimasto molto deluso per la mancanza di risposte soddisfacenti», scrivono in una nota i bagnanti dello stabilimento in questione. «L’impegno della direzione a non apportare ulteriori aumenti tariffari per il 2014 non risolve la situazione contingente e non ci offre garanzie. L’aumento di 500 euro è caricato esclusivamente sul settore Amaranti occupato da una clientela consolidata e garantita da decenni. Serve solo a recuperare i mancati guadagni di settori invenduti la scorsa stagione, e fortemente scontati quest’anno (vedi settore Hyperion che da 6.140 euro passa a 5.500). Tutto ciò non è tollerabile perché non è equo, e contrasta fortemente con l’inadeguatezza dei servizi offerti da noi riscontrata: strutture metalliche delle capanne pericolosamente arrugginite, pagliolati lignei vecchi e scheggiati, servizi igienici obsoleti». Il Comitato si pone in attesa di un ulteriore incontro risolutivo, ma ha già fatto sapere che, se ciò non avvenisse, agirebbe con nuove forme di protesta. La Sab aveva ricordato che per anni non erano stati fatti aumenti al settore Amaranti. «Le tariffe, per alcune zone, sono state volutamente riviste», avevano ribadito dalla società di gestione. «E’ stato nostro desiderio rivisitare tutto il prodotto e, visto il periodo particolare, proprio per dimostrare un’attenzione verso chi da anni è nostro fedele cliente, abbiamo deciso di agevolare le tariffe di alcuni settori di capanne. Si va da circa 3.600 euro in meno a stagione, fino ad arrivare a ritocchi di 600, 150 o 100 euro in meno, a seconda delle zone e delle spiagge. Per alcuni settori non è stato possibile offrire particolari diminuzioni in quanto da anni non venivano esercitati aumenti significativi. È stato quindi necessario allineare le tariffe, in particolare rispetto a chi, nel corso degli anni, era stato già soggetto a precedenti aumenti di prezzo».

Simone Bianchi

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia