Per gli spazi acquei più di 700 domande ma solo cento posti
VENEZIA. Settecento domande per un posto barca. Ma quelli disponibili sono solo un centinaio. Approvate le graduatorie provvisorie per ottenere uno spazio acqueo nella città storica e nelle isole. «Per la prima volta», dice soddisfatto l’assessore alla Mobilità Ugo Bergamo, «l’assegnazione sarà fatta con grande trasparenza. Chi ne ha diritto potrà avere un posto, senza ricorrere agli amici degli amici». Trasparenza che sarà il criterio anche per assegnare i posti ex aequo. Un sorteggio pubblico si farà venerdì a mezzogiorno a Ca’ Farsetti, utiizzando una procedura informatica, per i cittadini che hanno ottenuto lo stesso punteggio di altri. La graduatoria definitiva durerà due anni. Eventuali ricorsi si possono presentare al Tar del Veneto (entro 60 giorni) oppure al Capo dello Stato (120).
Le domande presentate all’ultimo bando sono state 736, 680 di persone fisiche, 21 di aziende, mentre 35 sono state dichiarate inammissibili. Le posizioni in graduatoria sono adesso 1239, i posti a disposizione soltanto un centinaio. «Entro febbraio», dice Bergamo, «fatte le opportune verifiche, l’Ufficio Traffico acqueo provvederà a incrementare il numero degli ormeggi». Si prova a ricavare nuovi posti dal trasferimento delle barche da lavoro al Tronchetto, o dal riordino nei canali.
Sempre entro un mese il Comune dovrà anche emettere l’ordinanze sul riordino delle rive, con nuove regole per l’attracco dei residenti e dei diportisti. Oggi il regolamento prevede la possibilità per i vigili urbani di multare chiunque si accosti a una riva. Ad eccezione di quelle «regolamentate», che però a distanza di anni ancora non esistono. E’ successo così in estate che siano state comminate centinaia di multe ai proprietari di barca, solo perché avevano ormeggiato per qualche minuto anche in aree libere, che non ostruivano la circolazione. Un assurdo, e una limitazione alla libertà di movimento delle persone: chi sale in barca con quel sistema non può mai scendere a riva. «Un’anomalìa che adesso correggeremo», assicura Bergamo, «nostro interesse è quello di salvaguardare l’uso delle acque per i residenti e dunque garantire un diritto di ormeggio». In dirittura d’arrivo anche l’ordinanza per il «disco orario» e gli ormeggi a pagamento per le barche da lavoro. Iniziativa che aveva provocato la dura protesta della categoria dei trasportatori, con annunci di scioperi e blocco del traffico. «Ci incontreremo nei prowsimi giorni, ma la linea dell’amministrazione è quella, non si torna indietro», dice Bergamo. Prima dell’estate dovranno essere riviste anche alcune ordinanze sulla circolazione interna. Per evitare l’assalto dei mezzi turistici e l’ulteriore aumento di moto ondoso.
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