«Per favore, avvisate la mia mamma»

Le note più importanti del diario di guerra del soldato De Manincor sono forse le ultime. Sono cose molto intime, pensieri per quando lui non dovrà più rispondere a nessuno, con il suo stile asciutto,...

Le note più importanti del diario di guerra del soldato De Manincor sono forse le ultime. Sono cose molto intime, pensieri per quando lui non dovrà più rispondere a nessuno, con il suo stile asciutto, poco incline alla commiserazione e votato alla sostanza.

Le maiuscole sono usate solo per catturare l’attenzione, il resto è di una semplicità e di una serietà proprie di un momento di paura.

«OBOLO E VOTO. Da farsi assieme alla mia mamma se il Signore mi mantiene in salute da poterlo eseguire. I - Alla prima licenza che mi verrà concessa andare alla Madonna della Motta e prostrarsi alla Comunione. Fare elemosina di lire 10 per Pane di San Antonio della Chiesa di Fossalta di Piave. II - Alla prima occasione, andare a Padova a fare una Comunione nella basilica di Sant’Antonio per ringraziamento della scapulata vita. Monte Pleca, 17 Giugno 1915».

Accanto a questa ce n’è un’altra. Quella per lo sconosciuto che scoprirà il diario quando chi l’ha scritto non ci sarà più.

«PER FAVORE. Se dovessi morire in combattimento, chi mi trova farà un gran favore se su questa direzione spedisce una cartolina soltanto per avvertirli che rimasi morto nel campo, ringraziandoli con più vivi ringraziamenti. Il Soldato De Manincor Antonio.

(Alla sig. Angela Panciera De Manincor / Venezia Fossalta di Piave)

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