«Per difenderci organizzeremo le ronde»
MIRA. «Contro queste continue razzie siamo pronti ad organizzare ronde di autodifesa. Siamo stanchi di essere il bersaglio di ladri che ci provocano danni». A dirlo è il presidente dell’associazione cavanisti Gianni Marchiori. Marchiori sottolinea come sia ormai da quasi una decina d’anni che la cavane sono diventate il bersaglio di ladri che spesso agiscono in modo organizzato. «Con telefonini e auto, visto che molti nei weekend vanno a caccia», dice Marchiori, «siamo pronti a fare delle ronde di controllo per evitare di essere depredati. È chiaro comunque che non si tratterà di ronde armate».
I cavanisti miresi comunque in questo ultimo periodo non stanno compiendo una lotta solo contro i ladri , ma anche contro il Comune di Mira. Sono arrivate a 1500 le firme raccolte contro la Tares sulle cavane a Mira. La lotta è contro quella che viene considerata una tassa ingiusta da migliaia di cavanisti, un balzello che è stato voluto dalla maggioranza grillina su suggerimento del consigliere comunale di “Mira Fuori del Comune” Mattia Donadel. I cavanisti porteranno le firme al sindaco Alvise Maniero in un incontro che si terrà entro questo mese in municipio. I cavanisti faranno anche un ricorso al Tar. Il ricorso e le firme saranno presentate in Comune prima della scadenza del termine previsto, cioè il 12 novembre. Le cavane, secondo i sottoscrittori della petizione, «non si possono paragonare a un garage o una tettoia per l'auto. Sono costruite su un’area demaniale a fronte di una concessione decennale, i soci pagano un cospicuo canone annuo, se per qualsiasi motivo il Magistrato alle Acque o il Genio civile avessero l'esigenza di intervenire i soci dovrebbero demolirle a proprie spese».(a.ab.)
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