«Per cambiare serve un sindaco donna»
CHIOGGIA. «La città ha voglia di rinnovamento, è il momento giusto per una guida al femminile». Così Barbara Penzo, 46 anni, educatrice professionale, lancia la sua corsa a sindaco, sostenuta da Pd, Psi e due liste civiche. Per aprire la campagna elettorale la candidata ha voluto avviare quattro tavoli di lavoro (Impresa e lavoro; Politiche sociali, educative e sportive; Sviluppo delle frazioni; Ambiente e territorio) per raccogliere dal basso idee e suggerimenti per rinnovare la città.
Chi è. Barbara Penzo, sposata e madre di due figli, da 22 anni lavora nel comune di Venezia nel settore delle Politiche sociali. Ha ricoperto per sei mesi il ruolo di assessore tecnico (ambiente, pari opportunità, polizia locale) nella prima giunta Casson, suggerita dal Pd dopo la defenestrazione di Silvia Vianello. Non ha tessere di partito. Correrà con una sua lista, in cui entrerà anche il Psi, con un’altra civica di moderati e con una lista del Pd.
Perché. «Ho accettato questa sfida per tre motivi», spiega la Penzo, «per 22 anni ho lavorato fuori, ho maturato una conoscenza profonda della macchina amministrativa e mi piacerebbe trasferire le buone pratiche nella mia città. Ho avuto una piccola esperienza amministrativa a Chioggia, ho potuto conoscere da vicino dei progetti e mi piacerebbe mettermi in gioco fino in fondo. E poi credo sia arrivato il momento di un sindaco donna. La città ha voglia di crescere, di cambiare, credo che ci siano molte realtà che vogliono partecipare in modo attivo al buon governo».
Obiettivi. Il programma è in fase di costruzione, ma alcuni punti sono già chiari. «Sembrano le solite cose», spiega la candidata, «ma quando si dice che occorre lavorare su pesca, orticoltura e turismo, si dice una grande verità. La nostra economia è questa. Il turismo ancora tiene, ma è circoscritto all’ambito balneare, gli altri due comparti sono in sofferenza. Non serve inventarsi nulla di astronomico, le potenzialità ci sono tutte, bisogna iniziare a fare rete, smetterla con le rivalità e le liti che ancora compromettono molte cose. È vero non ci sono fondi statali, ci sono mille vincoli del Patto di stabilità, ma esistono molti bandi europei che mettono a disposizione risorse, bisogna che la macchina comunale colga le opportunità. Credo ci sia bisogno di una riorganizzazione, soprattutto nel sociale che è oberato di lavoro, ma che mi pare sia troppo concentrato sulle singole situazioni perdendo la visione di insieme.
Benedizione di Baretta. Accanto alla Penzo ieri c’era anche il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta. «Il paese si sta muovendo», ha detto, «e Chioggia deve essere all'altezza di questa ripartenza. Barbara Penzo è un candidato autorevole e competente che può assicurare un buon governo».
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