Penzo: «Dobbiamo ripensare tutti insieme la nostra città»

CHIOGGIA. Zona a traffico limitato, mercato ittico, movida e turismo. Ne parliamo con la candidata sindaco del centrosinistra Barbara Penzo. Se ne parla da oltre 20 anni, quando e dove sarà spostato...

CHIOGGIA. Zona a traffico limitato, mercato ittico, movida e turismo. Ne parliamo con la candidata sindaco del centrosinistra Barbara Penzo. Se ne parla da oltre 20 anni, quando e dove sarà spostato il mercato ittico e dove saranno recuperate le risorse per il trasferimento?

«La soluzione migliore rimane punta Colombi, più comoda per accessibilità anche in funzione della nuova bretella con la Romea e più economica rispetto all’idea di trasferirlo all’Aleghero, purtroppo lì è previsto l’impianto gpl. Una soluzione intermedia potrebbe essere la banchina “F”. Per farlo si potrebbero usare i fondi residui della Legge Speciale e la Cassa depositi e prestiti».

Il turismo langue, qual è la ricetta, veloce, per catturare nuove nicchie di turisti?

«È un termine abusato ma occorre destagionalizzare, andando oltre la spiaggia. Abbiamo risorse naturali e storiche invidiabili, come bosco Nordio e San Felice, un polo museale non sfruttato come dovrebbe. Certo per attirare turisti anche nei periodi morti servono strutture alberghiere di un certo livello che oggi ancora mancano».

Ztl: sì, no, in quali tempi? «Sono favorevole, servono però passaggi intermedi, realizzando parcheggi scambiatori e bus navetta. Dobbiamo proporre però un centro storico accogliente e confortevole, lavorando sull’arredo urbano. Tutte le azioni andranno concertate con le categorie e con i residenti».

Il primo provvedimento che porterete in giunta?

«La prima cosa sarà la riorganizzazione degli uffici e una formazione importante del personale. Servono dipendenti competenti nella ricerca di finanziamenti, soprattutto europei. Proporrò anche una modifica del regolamento comunale per inserire organi consultivi, penso al coordinamento delle frazioni, alla consulta dei giovani».

I giovani scappano. Per trattenerli occorre lavoro di giorno e movida di sera. Cosa farete per invertire la tendenza?

«Subito uno sportello per i giovani per incrociare domanda e offerta, studi di settore per capire cosa richieda il mercato e sgravi fiscali per i giovani che vogliano aprire nuove attività. Abbiamo perso cinema, sale da ballo e non abbiamo mai avuto un centro musicale. Si deve iniziare da questo. Se ripenso alla mia gioventù, si andava in spiaggia di sera a cantare e ballare. Perché non aprire di sera la spiaggia, in modo regolamentato ovviamente e con i dovuti controlli? Sarebbe bello per i giovani ma di sicuro anche per i turisti che spesso chiedono perchè vengono chiusi i cancelli alle 20». (e.b.a.)

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