Pentecoste, crolla il turismo
JESOLO. Pentecoste sotto la pioggia, crollo di prenotazioni e presenze. Sulla costa veneziana si parla già di un -30 forse -40 per cento secondo i primi dati in fase di elaborazione.
Ora gli albergatori puntano sul fine settimana del 2 giugno, senza ponte, e il Corpus Domini, che chiude le festività tedesche, un tempo primo importante assaggio di estate per il litorale. Ci saranno promozioni mirate che l’Aja di Jesolo sta studiando per le prossime settimane a vantaggio di famiglie e coppie in attesa che terminino le scuole.
Si cerca un recupero dopo Ascensione e Pentecoste molto deludenti. «Peccato davvero per il maltempo», ha detto ieri il sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia, «anche perché si sono visti arrivare comunque anche molti turisti stranieri, austriaci e tedeschi, che hanno sfidato le previsioni e certo non sono potuti andare sulla spiaggia».
Jesolo è la località balneare che più ci ha creduto, sicuramente più delle altre città turistiche della costa. Alberghi, ristoranti, campeggi, tutti aperti, spiagge attrezzate perfettamente, ma le presenze non ci sono state come aveva vaticinato anche l’ex presidente Apt, e presidente del Consorzio Manzoni, Amorino De Zotti, che aveva parlato di un mese di maggio molto difficile.
Ora ci saranno il Corpus Domini e il 2 giugno sui quali scommettere. «Purtroppo le previsioni meteo hanno azzeccato in pieno il maltempo», ha commentato il presidente dell'Aja, Massimiliano Schiavon, « e i risultati si sono visti con un crollo delle prenotazioni generale. Ci sono margini di recupero per il 2 giugno, poi per i giorni del Corpus Domini quando, con il tempo finalmente assestato, dovremmo vedere molti arrivi. Ma siamo già nel mese successivo. Il mese di maggio è andato come è andato e possiamo ormai guardare avanti. Stiamo pensando a delle promozioni per le famiglie e le coppie perché comunque avremo una settimana difficile nella prima metà di giugno e prima che le scuole finiscano. Saranno dei pacchetti speciali che stiamo cercando di studiare con gli albergatori».
Con la stagione che non decolla, anche il personale, che spera di trovare un impiego stagionale, sta vivendo un momento molto duro, soprattutto nell’entroterra dove già il lavoro fisso è un sogno. A rischio ci sono le indennità di disoccupazione per la stagione invernale visto che sarà sempre più difficile lavorare per una stagione da quattro, cinque o addirittura seimesi, per i pochi eletti che hanno determinati lavori legati al turismo.
I locali assumono solo nel fine settimana, magari con i voucher, perchè in questo momento non c’è lavoro e le attività turistiche non sono ancora realmente partite come si sperava.
Tutti confidano che, almeno a giugno, il tempo non faccia più le bizze.
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