Pendolari, giornata da incubo. Tram fermo fino alle 13.40

Per tutta la mattina attivati i bus sostitutivi. Intanto procedono i cantieri verso Venezia: arriverà a piazzale Roma per metà febbraio
Tram fermo a Mestre per tutta la mattinata
Tram fermo a Mestre per tutta la mattinata

VENEZIA. Tempi certi per la conclusione dei lavori del tram e anche per la sua entrata in funzione che - collaudi ministeriali permettendo - entrerà in funzione entro giugno, anche se la speranza è quella di avviarlo già all’inizio della primavera. È questo il risultato scaturito dal vertice che si è tenuto ieri a Ca’ Farsetti per fare il punto sui lavori, convocato dal commissario straordinario Vittorio Zappalorto, con il subcommissario Natalino Manno, l’amministratore unico di Pmv Giuseppe Stifanelli, l’amministratore delegato di Avm Giovanni Seno e i rappresentanti dell’associazione temporeanea d’imprese Psc - che sta conducendo l’intervento, proprio per fissare i tempi definitivi sulla loro sulla loro conclusione.

Intanto il tram si è bloccato di nuovo, tra Favaro e stazione di Mestre, facendo infuriare i passeggeri: colpa, anche questa volta, di un problema di alimentazione. Il sistema è andato in tilt alle 20.30 di mercoledì: i tecnici si sono messi al lavoro, individuando il guasto: uno dei cavi del sistema di allarme si era rotto, mandando in tilt tutto il sistema.  In mattinata sono entrati in servizio i bus sostitutivi, ma in numero insufficiente a trasportare la massa dei pendolari nell'ora di punta, che hanno scaricato le loro proteste sui social network. Il siluro rosso ha ricominciato a circolare alle 13.40.

Tornando alla linea per Venezia, il cronoprogramma dei lavori prevede che i lavori terminino il 9 gennaio 2015, con il completamento delle successive prove tecniche per il 15 febbraio 2015. Dopo toccherà ai collaudi ministeriali dell’Ustif prima dell’effettiva entrata in esercizio della linea del tram diretta a Venezia. Sollecitata dal commissario, dal sub commissario e dall’amministratore delegato Avm, le imprese hanno assunto l’impegno di prevedere lavorazioni anche il sabato e la domenica e in alcuni turni notturni per ridurre al minimo i disagi al sistema automobilistico e al trasporto pubblico. Nel corso della riunione sono state affrontate le varie questioni sul tappeto, in particolare per quanto riguarda i lavori sul ponte della Libertà, convenendo di fare in modo che detti lavori si completino nel più breve tempo possibile, al fine di consentire il definitivo arrivo a Venezia.

«Per l’effettiva entrata funzione del tram diretto a Venezia», ha spiegato al termine dell’incontro l’amministratore unico di Pmv, Giuseppe Stifanelli, «dovremo aspettare i collaudi ministeriali e nessuno può prevedere in coscienza quanto ci vorrà per il via libera, anche se entro giugno la linea entrerà sicuramente in funzione. Ci sono due problemi in particolare che potranno essere verificati solo il collaudo. Il primo è il superamento del cavalcavia di San Giuliano, che presenta una pendenza del 13 per cento, comunque affrontabile in base alle caratteristiche previste dal mezzo, Il secondo riguarda l’aumento della velocità del tram, che finora ha viaggiato a una media di 50 chilometri orari e che invece diretto a Venezia, dovrà tenere una velocità di 70 chilometri orari per circa quattro chilometri e mezzo».

Sulla conclusione dei lavori e sui costi finali dell’opera, Stifanelli resta invece ottimista. «Il costo resta di 208 milioni di euro», commenta, «è non è destinato ad aumentare e per quanto riguarda la conclusione dei lavori, ogni giorno di ritardo costerà alle imprese 25 mila euro, per cui credo che eviteranno di accumularne. Per quanto riguarda i disagi dei lavori, la situazione non dovrebbe essere diversa da quella attuale. Stiamo anche realizzando due sottocabine elettriche, sotto il cavalcavia di San Giuliano e sotto il semaforo del Tronchetto, che dovrebbero consentirci autonomia energetica per portare i tram a fine corsa anche in caso di black-out, grazie anche alla collaborazione straordinaria fornitaci dall’Enel in questi mesi, senza la quale non avremmo potuto concludere i lavori nei tempi che abbiamo prefissato».

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