Pellegrinaggio nel paese del Papa santo

Il Patriarca di Venezia ha guidato oltre duecento fedeli a Sotto il Monte. Commovente cerimonia per Angelo Roncalli
Di Nadia De Lazzari
20030429 PAPA GIOVANNI XXIII RONCALLI IN FOTO IL PAPA PAPA GIOVANNI XXIII VENTITREESIMO ( /DA INTERNET )
20030429 PAPA GIOVANNI XXIII RONCALLI IN FOTO IL PAPA PAPA GIOVANNI XXIII VENTITREESIMO ( /DA INTERNET )

La fede e il sole hanno illuminato il pellegrinaggio a Sotto il Monte per Giovanni XXIII, in provincia di Bergamo, paese natale del Santo Roncalli, patriarca di Venezia dal 1953 al 1958. A guidarlo il patriarca Moraglia accompagnato dal fedele segretario don Morris Pasian e dalle tre simpatiche suore messicane, Ortensia, Susanna e Giovanna, dell’ordine delle Alleate carmelitane scalze della Santissima Trinità.

Nel piccolo paese di Sotto il Monte sono arrivati in tanti dalla diocesi lagunare, più di duecento pellegrini partiti da Venezia, Mestre, Caorle, Eraclea, Jesolo. La più anziana e felice era suor Michelangela, 86 anni, delle francescane di Cristo Re a San Francesco della Vigna: «Finalmente vedo con i miei occhi i luoghi di Papa Roncalli, bene prezioso per la Chiesa e per la vita di ogni persona. Mi hanno accompagnata la signora Nicla e tanti amici giovani. Scattatemi pure fotografie. Saranno per me un ricordo incancellabile». Sbalorditi dalla calorosa accoglienza i coniugi Antonella e Francesco Bagagiolo, responsabili della onlus Agape: «Non ci aspettavamo un paese così in festa con le abitazioni, gli alberi ornati di fiocchi bianchi e gialli, bandiere con lo stemma del Vaticano e pannelli con la scritta “Santo Giovanni XXIII. Poi nel pomeriggio l’incontro affettuoso con don Loris che ama Venezia».

Tantissimi i chierichetti, 150, sempre incollati al loro patriarca Francesco. In un batter d’occhio, alla spicciolata o in gruppo, è accorsa tanta gente del paese, anche lombarda, piemontese, svizzera. Tra loro un rapido passaparola: «Svelti, svelti, andiamo a pregare assieme al patriarca di Venezia».

Nel frattempo a fare “pubblicità” dello straordinario pellegrinaggio dei veneziani ci aveva già pensato, alle 6,45, il neo cardinale Loris Capovilla. Durante la messa celebrata nella piccola cappella di Ca’ Maitino (Casa Museo del Papa Roncalli e residenza del porporato) aveva invitato tutti ad unirsi nella chiesa parrocchiale: «Alle 11,30, monsignor Moraglia celebrerà la liturgia. Andate là». Inoltre “don Loris” ha chiesto ai presenti di pregare per la famiglia veneziana Cazzavillan colpita dall’improvvisa morte del figlio Guido: «Una tragedia. Il docente stimato a livello internazionale insegnava a Ca’ Foscari. Davanti a sé aveva una brillante carriera. Ho parlato con il padre Lino, da bambino era il mio chierichetto. Il dolore è immenso». Tutti, in processione, hanno raggiunto la chiesa. I fedeli erano stipati. Le parole del patriarca Moraglia si sono aggrappate nel cuore dei veneziani e non. «Siamo entrati tra le pareti domestiche della famiglia di Angelino che gli ha trasmesso la fede». Poi il presule si è soffermato sulle figure affini di Roncalli e Sarto: «Due Patriarchi, due Papi, due Santi». E ha raccontato un aneddoto: «Avevano la stoffa per lo studio scoperta da sacerdoti. Da bambini per non consumare le scarpe nuove e belle decisero di legarle con i lacci, mettersele al collo e camminare a piedi nudi». Da qui l’esortazione: «Dobbiamo riscoprire la conquista e il rispetto delle cose». Qualcuno del paese ha sussurrato: «È proprio bravo il vostro Patriarca». Il giorno successivo il medesimo apprezzamento è stato ripetuto nell’abbazia rettoria di Sant’Egidio in Fontanella dove dal 1964 al 1992 visse padre David Maria Turoldo. Oggi, alle 7,30, nell’isola di Murano si svolgerà il pellegrinaggio mariano diocesano dalla chiesa degli Angeli a quella di Santa Maria Assunta.

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