Peggiora la bimba in coma «Non c’è più molto da fare»
Ha contratto una malattia rara l’estate scorsa in vacanza a Laggio di Cadore Sul profilo facebook il papà della piccola ha postato un quadro tutto nero
RIVIERA DEL BRENTA. Situazione neurologica irreversibile. Non c’è più alcuna speranza per la bimba di 9 anni di un paese della Riviera del Brenta, colpita nei mesi scorsi dalla Seu, la sindrome emolitico-uremica, una malattia rara contratta con ogni probabilità durante una vacanza in montagna a Laggio di Cadore nel Bellunese.
La situazione in questi giorni si è ulteriormente aggravata e le piccole speranze che ancora c’erano di poterla salvare non ci sono più. Un ulteriore aggravamento delle condizioni cliniche della bambina si sono verificate nella serata di venerdì all’ospedale di Padova. Sono stati staccati alcuni macchinari che l’aiutavano a far funzionare il suo corpicino così provato dalla malattia. «I medici – spiega il papà affranto e colpito dalla terribile situazione – hanno staccato alcune macchine a cui era collegata la nostra bambina. Ora tutto è in mano a lei anche se il suo destino è ormai segnato».
La sindrome emolitico-uremica (Seu) di cui è stata colpita la bimba, è una malattia acuta rara, che deriva da insufficienza renale acuta nell’età pediatrica. Si manifesta con tre sintomi: anemia emolitica, trombocitopenia e insufficienza renale a causa dei quali molto spesso è necessario ricorrere alla dialisi. Nei bambini la Seu può avere un decorso grave che in alcuni casi può avere esito fatale. Nella sua forma tipica (circa l’85% dei casi), la Seu si manifesta come una complicanza di un’infezione intestinale batterica, sostenuta da ceppi di Escherichia coli (Stec) produttori di una potente tossina la verocitossina, trasmessa per via alimentare ma anche per contatto con animali infetti o ambiente contaminato attraverso il circuito oro-fecale La bimba della Riviera del Brenta ricoverata a Padova, prima era stata ricoverata all’ospedale di Dolo. A causa dell’aggravarsi della malattia, la bimba è entrata in coma dopo qualche giorno dai primi sintomi. Tra le varie cure, fanno sapere i genitori della piccola, che le sono state fatte per tentare di salvarla, da più di un mese e mezzo c’è anche la dialisi e la plasmaferesi, ma con scarsi risultati. Un arresto cardiaco nel frattempo ha reso ancora più lente le possibili cure, a causa della pressione bassa della bambina. La situazione della bimba è ormai così senza speranza, intestino, reni, pancreas sono stati fortemente danneggiati e ha gravissime lesioni cerebrali con situazione neurologica ormai considerata irreversibile. Sul profilo facebook il papà della bimba ha postato un quadro tutto nero e in tanti hanno capito quello che stava succedendo.
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