Pedopornografia, sospeso segretario Pd

Davide Miele accusato dalla blogger Selvaggia Lucarelli di gestire una pagina Facebook dai contenuti erotici con minori
Di Alessandro Ragazzo

MARTELLAGO. La notizia è arrivata nel primo pomeriggio di ieri, quando ormai la vicenda di Davide Miele era di dominio pubblico: il segretario del Pd di Martellago è stato sospeso dal partito. Lo ha fatto Gigliola Scattolin, alla guida del Pd metropolitano, dopo che in mattinata il 35enne era finito nel mirino della giornalista e blogger Selvaggia Lucarelli sulla sua pagina Facebook. L’accusa è pesante: essere tra i quattro amministratori di una pagina chiusa del social network, dal nome decisamente esplicito, con collegamenti a dei siti pedopornografici di Bibbia 3.0. Miele, pure consigliere comunale di Martellago, per ora resta al suo posto. Il sindaco Monica Barbiero ha preferito non commentare la questione.

Facebook. Tutto il caso è nato da questo commento postato. «Vorrei scrivere un pezzo lungo e approfondito», si legge sulla pagina della Lucarelli, «sulla questione Bibbia 3.0 e sto cercando le ragazze coinvolte. Quelle che hanno voglia di parlare, raccontare, denunciare anche (e immagino soprattutto) in forma anonima. Sono stata già contattata da un paio di voi che stanno vivendo un faticoso ma abbastanza rapido iter giudiziario e mi piacerebbe mettervi in contatto, se qualcuna di voi lo desidera. Nel frattempo mi domandavo come mai uno degli amministratori della pagina che a suo tempo è stata (ed è) tra le pagine sospettate di aver diffuso i contenuti pedopornografici della Bibbia 3.0 mi minacci pubblicamente. Mi domando anche come si concili la sua attività di segretario del Pd di Martellago con l’amministrazione di una pagina simile, con le minacce (la cui origine mi è sconosciuta) alla sottoscritta (che vuol dire ogni cosa a suo tempo?) e soprattutto con i contenuti del gruppo chiuso che per esempio incitano a stuprare ragazzine di 13 anni. Qui sotto un esempio di contenuto estratto dal gruppo chiuso postato da un utente della pagina. Cose di cui gli amministratori non si accorgono purtroppo. Magari Miele era a una riunione del Pd, chissà».

Antefatto. Nei giorni prima, su Facebook, all’interno di “Sesso, droga e pastorizia”, c’è stato un acceso scambio di opinioni e insulti, dopo che la Lucarelli chiedeva di segnalare proprio dove girano «lo schifo e l’anarchia totale». Tra questi c’è anche il commento di Davide Miele, che la blogger mette sulla sua pagina: «Non intendiamo darle corda», si legge tra altro, «farla passare come la povera vittima del web, ogni cosa a suo tempo».

Miele. Interpellato sulla vicenda, il consigliere comunale si è detto estraneo ai fatti delle foto all’interno del gruppo da lui amministrato, facendo presente come gli scatti siano stati subito cancellati. L’avvocato difensore, Gabriele Nordio, ha parlato di «ripercussioni legali per la blogger e chiederemo una rettifica di quanto avvenuto». «Miele non ha diffuso quanto dice la Lucarelli», continua il legale, «che parla di immagini sconvenienti, per altro già rimosse. Il mio assistito è innocente».

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