Pedoni e ciclisti dovranno convivere «Sarà rischioso»

Maggioni: «Basterà il buon senso». Coniglio: «Prevedo caos» Trachite e archi in acciaio, parte la posa dell’arredo urbano
Di Francesco Furlan

Conclusi i lavori per mettere in sicurezza la strada, parte la prossima settimana - martedì la consegna del cantiere - la riqualificazione di via Poerio con la posa dell’arredo urbano. Pavimentazione in trachite e parapetti d’acciaio brunito (ossidato) sono gli elementi portanti dell’arredo che dovrà rendere più bella via Poerio, destinata a diventare la nuova zona dello “struscio” in centro, zona di collegamento tra piazza Ferretto e via Mestrina. Zona pedonale sì, ma aperta anche a chi si sposta in bicicletta. Vale a dire: non ci sarà dipinta per terra una pista ciclabile dedicata - «avrebbe reso più brutto il progetto» dice l’assessore ai Lavori pubblici Alessandro Maggioni - ma i ciclisti saranno ammessi, in una zona mista, come accade in piazzetta Coin. Una decisione che fa storcere il naso alle associazioni del centro, ma che Maggioni difende. «La convivenza tra pedoni e ciclisti è possibile» spiega «e le esperienze delle città del Nord Europa lo confermano, basta avere un po’ di attenzione e di rispetto. È ovvio che se un ciclista transita a velocità folle ci possono essere dei problemi, ma questo non deve capitare». Non dovrebbe capitare neppure in piazza Ferretto - dove il transito con le biciclette è a mano - ma piccole baruffe e incidenti sono all’ordine del giorno. «Se tutti si muovono con attenzione e rispetto» rimarca Maggioni «la convivenza è possibile». Non ne è per nulla convinto Fabrizio Coniglio, del Comitato del Centro, perché è una soluzione che, dice, rischia di aumentare la confusione. «L’accesso alle bici non era previsto dal progetto, e non era mai stato annunciato» dice Coniglio «e provocherà un bel po’ di disagi ai pedoni, che già oggi devono difendersi dalle bici in piazza Ferretto, area che sarebbe loro vietata». E poi: «Un ciclista che sarà autorizzato a percorrere via Poerio, perché dovrebbe fermarsi all’ingresso della piazza? Come farà a capire fino a dove si potrà spingere?». La soluzione non dispiace invece agli Amici della bicicletta, di cui Viviana Trentin è presidente: «È chiaro che in generale sarebbe meglio avere spazi dedicati e riservati per pedoni, e per ciclisti, ma la zona promiscua può essere utile ai fini educativi, e l’area di piazzetta Coin dimostra che la convivenza è possibile». Il dibattito è aperto, e la prova del nove si avrà a lavori conclusi. Già, quando? La prima parte compresa dall’incrocio con via Brenta Vecchia al ponte della campane escluso - questo è l’obiettivo - dovrà essere pronta entro il prossimo Natale. Dopo l’accordo raggiunto con don Fausto Bonini previsto anche il passaggio pedonale tra il duomo e il palazzo San Lorenzo, così da garantire il passaggio pedonale su entrambe le sponde del Marzenego a cielo aperto. La seconda fase, che comprende il tratto compreso tra il ponte della campane e la piazzetta davanti alla galleria del Toniolo, entro la primavera del prossimo anno.

CICLISTI E PEDONI

UNA CONVIVENZA POSSIBILE?

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