Pedinato e fermato al parco Albanese un pusher di 24 anni

In azione agenti della polizia municipale: bloccato mentre cambiava il nascondiglio della droga, fiutata dal cane Kuma

Durante un servizio mirato di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti nel parco Albanese della Bissuola, a Mestre, venerdì scorso gli agenti del Servizio Sicurezza Urbana della Polizia municipale hanno colto in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti un ventiquattrenne cittadino del Gambia. L’arresto è stato preceduto da alcuni giorni di osservazione dei movimenti dei pusher dentro al parco, finalizzati alla scoperta dei luoghi di occultamento delle sostanze. Punto focale dell’azione è stata, ancora una volta, la zona del parco nota come “Due C” e dove, la scorsa settimana, la polizia municipale aveva già fermato altri tre spacciatori africani. Anche l’altro ieri, quindi, le attività della Polizia Municipale con operatori in abiti civili sono iniziate verso le ore 8 ed hanno permesso di osservare un soggetto mentre preparava e nascondeva della sostanza stupefacente all'interno di una delle strutture sotto osservazione, tra la vegetazione, per poi allontanarsi e rimanere in attesa di eventuali compratori. Nel momento in cui il pusher ritornava sul luogo per spostare lo stupefacente, attività questa che gli spacciatori effettuano più volte nel corso della giornata, gli operatori di polizia locale hanno bloccato il soggetto mentre tentava, inutilmente, di disfarsi di parte della droga già recuperato. Con tecnica consolidata, al fine di prevenire le fughe degli spacciatori che sono soliti allontanarsi in bicicletta alla vista delle forze dell'ordine, tutti gli operatori del Servizio sicurezza urbana intervenuti hanno utilizzato delle biciclette. Grazie al fiuto di Kuma dell'unità cinofila della polizia municipale, sono stati rinvenute anche le altre sostanze occultate dallo spacciatore: due barre di hashish e due sacchetti di marijuana, corrispondenti a circa trenta dosi "pronto spaccio" al dettaglio. Il cittadino del Gambia, che risulta soggiornare in Italia in virtù di un permesso rilasciato per motivi umanitari, al momento non è incorso nell'espulsione immediata ma la sua posizione è al vaglio dell'Ufficio immigrazione della questura, unitamente a quella degli altri spacciatori nelle medesime condizioni soggettive già deferiti all'autorità giudiziaria.

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