Pedaggi d’oro: il Passante è l’autostrada più cara d’Italia

VENEZIA. Dopo l’A5 Torino-Aosta, che però non fa testo perché ha i trafori, il Passante di Mestre è l’autostrada più cara d’Italia. Ma anche al netto del meccanismo finanziario incorporato nel pedaggio dell’infrastruttura mestrina, che obiettivamente ha reso più scorrevole la viabilità della nostra regione, nel ginepraio delle concessioni autostradali del Veneto le differenze sono notevolissime.L’A4 Serenissima, ad esempio, è un caso scuola: perché da Mestre a Portogruaro si paga il 30 per cento in più rispetto al tratto tra Padova e Verona e addirittura il 43% in più rispetto al tratto Padova-Mestre. Eppure, l’autostrada è la stessa: ma i concessionari sono tre. Più in linea con la media chilometrica Autostrade per l’Italia, che nel Veneto agisce in concessione sulla A13 Padova-Bologna e sulla A27 Mestre Belluno: il suo costo al chilometro è di poco più di sei centesimi. Mentre di poco più cara è l’Autostrada del Brennero A22, che attraversa il quadrante di Verona.
La situazione, nel Veneto, è contrassegnata ancor più che in Italia da una frammentazione di operatori: che, tuttavia, a parte Autostrade per l’Italia (controllata dal Gruppo Benetton) rispondono quasi sempre ai principali enti pubblici. Cinque i concessionari: Autostrada Brescia Padova (di fatto controllata da Banca Intesa e Gruppo Astaldi), AutoBrennero (controllata dagli enti pubblici), Autovie Venete (pubblica), Cav (Regione del Veneto) e Autostrade per l’Italia (Benetton).
Il tratto autostradale più caro del Veneto è il Passante: colpa del meccanismo finanziario che incorpora i costi di realizzazione (circa due miliardi di euro). Attraversarlo costa, per un autoveicolo, 11 centesimi al chilometro, contro i 22 centesimi al chilometro dell’autostrada della Valle d’Aosta (che ha in carico anche i trafori alpini). Immediatamente sotto l’A4 in gestione da Autovie Venete: 8,2 centesimi al chilometro il costo di percorrenza. Il Brennero costa 6,8 centesimi, l’Alemagna 6,6, la Brescia Padova 6,3. Infine, il tratto autostradale meno caro in assoluto è la Padova-Mestre, gestita dalla Cav regionale, che applica una tariffa di 5,7 cent al chilometro.
Differenze troppo evidenti, che penalizzano gli automobilisti, secondo Verso Nord, il gruppo regionale di Diego Bottacin che sull’argomento ne ha ricavato un dossier: «La frammentazione dei concessionari - spiega Diego Bottacin – invece che produrre concorrenza ed efficienza, ha sedimentato una situazione di oligopolio, la cui conseguenza principale è il pagamento di una tassa occulta da parte degli automobilisti. In questo modo è impossibile conoscere il costo esatto del servizio, perché le tariffe sono molto differenziate. Noi proponiamo lo stop alle proroghe e la fine anticipata delle concessioni. Uno Stato serio dovrebbe mettere finalmente a gara tutte le concessioni e mettere in concorrenza gli operatori, affinché il prezzo sia il più vicino possibile al costo reale. Solo così si crea efficienza e i cittadini non pagano la tassa occulta».
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