Pd primo in città, alla Moretti non basta

La coalizione di centrosinistra resta staccata di 13 punti dalle liste collegate al governatore uscente. Terzo posto per il M5S
Foto Marco Dal Maso/LaPresse.31-05-2015 Vicenza - Italia.Politica.Alessandra Moretti al voto per le regionali 2015 nella Scuola G.Zanella.Nella foto: Alessandra Moretti ...Photo Marco Dal Maso/LaPresse.31-05-2015 Vicenza - Italy.Politics.Alessandra Moretti votes.In the picture: Alessandra Moretti
Foto Marco Dal Maso/LaPresse.31-05-2015 Vicenza - Italia.Politica.Alessandra Moretti al voto per le regionali 2015 nella Scuola G.Zanella.Nella foto: Alessandra Moretti ...Photo Marco Dal Maso/LaPresse.31-05-2015 Vicenza - Italy.Politics.Alessandra Moretti votes.In the picture: Alessandra Moretti

VENEZIA. Nelle elezioni regionali di cinque anni fa il candidato governatore del centrosinistra Giuseppe Bortolussi, riuscì nei voti del Comune di Venezia addirittura a superare di mezzo punto Luca Zaia, con oltre il 45 per cento dei consensi, realizzando un vero e proprio exploit.

Questa volta, con Alessandra Moretti, il miracolo non si è ripetuto, ma il distacco da Zaia, anche se nettissimo, resta a Venezia meno umiliante di quello complessivo della Regione, in un panorama in cui molto alto è stato comunque il dato dell’astensionismo.

In laguna il nuovo presidente della Regione si ferma infatti poco oltre il 43 per cento, rispetto all’oltre 50 per cento del voto regionale, mentre la Moretti supera il 30 per cento, circa 8 punti in più del dato complessivo regionale. Venezia sorride anche al candidato del Movimento Cinque Stelle alla presidenza della Regione: Jacopo Berti ha raccolto in Veneto poco meno del 12 per cento dei voti, ma nel Comune di Venezia supera il 16 per cento.

Il risultato migliore la Moretti lo raggiunge in centro storico, dove “tallona” Zaia con circa sei punti di distacco, mentre in terraferma il distacco tra i due torna a essere di circa 13 punti e l’Estuario “fotografa” invece il voto regionale, con il candidato della Lega che sfiora il 51 per cento dei consensi e la Moretti che si ferma intorno al 25 per cento. Per quanto riguarda invece il voto di lista - sempre riguardo le elezioni regionali - il Pd perde, di fatto, il primato di coalizione a favore proprio della Lega, considerando anche le liste collegate.

Il Pd infatti era cinque anni fa nel voto regionale del Comune di Venezia al 30,5 per cento circa, e scende invece al 23,5 per cento, come voto di lista.

Ma anche sommando ad esso i voti in laguna delle liste collegate alla Moretti - che fanno comunque riferimento al centrosinistra - si resta circa un punto sotto alla consultazione regionale del 2010.

La Lega Nord, invece, era oltre il 19 per cento nel voto veneziano per le regionali e adesso scende apparentemente al 12 per cento circa.

Apparentemente, perché a questa quota va aggiunto l’oltre 20 per cento della lista Zaia, e un altro 3-4 per cento di liste collegate, per un totale comunque attinente all’emisfero leghista di circa il 35 per cento dei voti, almeno per le regionali.

Clamoroso il crollo in laguna di Forza Italia nel voto delle regionali rispetto a cinque anni fa. Allora il Pdl superò il 25,5 per cento e questa volta Forza Italia - che ne ha preso il posto - si ferma al 5 per cento.

Fratelli d’Italia - che allora non esisteva ancora essendo collocato con i suoi votanti all’interno del Pdl - supera di poco il 3 per cento, mentre la Federazione della Sinistra che nel 2010 tocco circa il 4 per cento a Venezia nel voto delle regionali, questa volta, identificabile con la lista Veneto Nuovo, si ferma al 3 per cento.

Il sindaco di Verona Flavio Tosi conquista il 7,63%, un risultato superiore alla somma delle liste che lo appoggiavano. Modesto il risultato del Nuovo Centro Destra (con dentro l’Udc) - nel 2010 ancora interno al Pdl - che resta poco sopra l’1 per cento. La sola Unione di Centro Destra nel 2010 aveva infatti toccato il 3,7 per cento. Sparito questa volta un partito come Italia dei Valori, che nel 2010 aveva sfiorato l’8 per cento.

Enrico Tantucci

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