Paziente morta, assolto il medico
DOLO. Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a sei mesi di reclusione, ma nella tarda mattinata di ieri la giudice del Tribunale di Venezia Barbara Lancieri ha assolto dall’accusa di omicidio colposo il radiologo dell’ospedale di Dolo Filippo Velgos, che era difeso dall’avvocato Emanuele Fragasso. Il magistrato, nella scorsa udienza, aveva nominato un perito d’ufficio, il medico legale Nico Zaramella. Nella sentenza la giudice lagunare fa riferimento ad un’assoluzione per insufficienza di prove.
Al centro del procedimento c’era la morte, avvenuta alla fine del mese di novembre di tre anni fa in ospedale a Dolo, di Maria Grazia Bresolato, una mamma di 42 anni di Vigonovo. Una settimana prima, il 22 novembre, era stata sottoposta ad un intervento di bypass gastrico in una clinica di Bergamo. Un intervento chirurgico che aveva deciso di fare per poter dimagrire visto che pesava 105 chili. A due giorni dalle dimissioni (il 26 novembre) le condizioni della signora avevano cominciato ad aggravarsi, erano arrivati dolori e febbre, poi il 27 la situazione si è ancor più aggravata e complicata. Era stata ricoverata all’ospedale di Dolo d’urgenza a causa di un’emorragia in atto. I medici avevano tentato di salvarla nella notte con un intervento chirurgico all’1,30, ma il quadro clinico è precipitato e la donna alle 4,30 di quella notte era deceduta. «Siamo distrutti», aveva spiegato subito dopo la madre, «e sono sconvolta. Non mi aspettavo che mia figlia morisse così. Ora, spero ci diranno che cosa è accaduto. Tutto il paese si è stretto intorno a noi in questo momento di lutto immenso e questo ci fa davvero bene». Maria Grazia lavorava come operatrice socio-sanitaria alla Fondazione Opera Immacolata Concezione di Padova con gli ospiti anziani della residenza Santa Chiara. Il ricordo di Maria Grazia era stato postato anche sul sito dell’Opera: «Le sue doti di serietà e professionalità», si leggeva, «sono fuori discussione. Portava il sorriso e il buon umore nei reparti dove lavorava». Era molto conosciuta anche per la sua attività letteraria: aveva vinto il premio “Civitas Vitae” nel 2012.
Giorgio Cecchetti
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