Pavimento scivoloso cade e fa causa al Befed
MESTRE. Trauma facciale, rottura degli incisivi e di alcuni denti dell’arcata superiore, contusioni varie su tutto il corpo. Sono le conseguenze subite da L.C., una trentenne impiegata mestrina durante una serata al Befed di viale Ancona.
L’incidente è avvenuto alcune settimane fa ed è stato causato dai numerosi gusci di arachidi sparsi come di consueto sul pavimento del locale e da una bibita rovesciata a terra. Ora, tramite il legale Mariagrazia Cangemi, la donna ha inviato una diffida al Befed chiedendo un risarcimento che deve essere quantificato, visto che la trentenne è ancora in cura dal proprio dentista, ma che presumibilmente potrebbe ammontare a diverse migliaia di euro.
«La mia assistita», racconta Cangemi, «si era trovata con gli amici al Befed per una cena in compagnia, a base di galletto e patatine fritte. La serata stava proseguendo al meglio, tanto che a un certo punto il gruppo di ragazzi si è messo a ballare, come fanno tutti».
A un certo punto la donna si sposta, probabilmente per andare in bagno. Mentre cammina, però, a un certo punto perde l’equilibrio, a causa del mix fra i gusci degli arachidi e un liquido (forse birra) sparso a terra. «Sfortunatamente la caduta non è stata senza conseguenze», continua Cangemi. «La mia cliente ha sbattuto con il viso sul pavimento riportando un trauma facciale e la rottura di vari denti».
Insanguinata e spaventata, l’impiegata mestrina si dirige verso il bagno, assistita da alcuni amici. Una volta dentro la toilette si rende conto della gravità della situazione. Sanguina ed è dolorante. «A questo punto», continua il legale, «s’è fatta accompagnare a casa da alcune persone del gruppo. Il giorno dopo s’è presentata al Pronto soccorso dove le è stato riscontrato il trauma facciale».
La donna deve ricorrere alle cure del proprio dentista per una spesa che potrà essere quantificata solo nei prossimi giorni ma che non si prospetta certo leggera. «Va bene che i gusci degli arachidi sparsi ovunque sono il marchio di fabbrica del Befed», commenta ancora Mariagrazia Cangemi. «È pur vero che è cura dei gestori evitare quantomeno che la pavimentazione sia scivolosa a causa della presenza in contemporanea di sostanza liquide. Abbiamo chiesto il risarcimento delle spese ai proprietari, ora attendiamo la loro risposta».
Dal Befed viene confermata la volontà di attivare la propria assicurazione. Però, spiega il titolare, «temiamo sia molto difficile che ci venga accolta la richiesta perché la ragazza purtroppo dopo l’incidente non s’è rivolta a nessuno di noi ed è andata all’ospedale solo il giorno dopo. L’assicurazione potrebbe negare il risarcimento non avendo le prove che la persona sia caduta all’interno del locale».
Gianluca Codognato
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