Paura per il regista Vadori in Usa

Era vicino alla statua della Libertà quando è scattato l’allarme bomba

PORTOGRUARO. New York nel panico per l’allarme bomba di venerdì pomeriggio nell’isola della statua della Libertà. Paura anche per il noto regista, giornalista e da poco presidente di Libera a Portogruaro Ivan Vadori, 34 anni, nella Grande Mela e che si trovava a Battery Park, proprio per prendere il battello e raggiungere l’isola che ospita la famosa statua.

Vadori si trova negli Usa per presentare la sua opera prima dell'attivista antimafia Peppino Impastato (“la Voce di Impastato”) all'Università di Harvard. L’allarme bomba ha costretto le autorità di sicurezza statunitensi a evacuare l’isola.

«Io e la collega Marta Daneluzzi», ha raccontato Vadori, «eravamo in prossimità di Battery Park dove si prende il traghetto per la statua e abbiamo fatto una pausa per il pranzo. Un cinguettio su twitter ci ha informato che alla statua della Libertà c’era una possibile bomba. Anzichè andare lì abbiamo dirottato su Ground Zero». Per il giornalismo e la cultura di San Vito al Tagliamento, che annovera già un regista di fama internazionale come Alberto Fasulo, è una bella soddisfazione che l’opera di Vadori finisca sotto la lente di ingrandimento del tempio del sapere americano, Harvard.

Partito da Cinisi (Palermo) il 29 agosto 2013, il lungo tour de “La Voce di Impastato”, documentario inedito del giornalista e regista Ivan Vadori, dedicato all’attivista antimafia Peppino Impastato, ha toccato circa 70 località tra le quali Roma, Londra, Parigi, San Marino, Napoli, Milano, Bologna, con più di 100 proiezioni e 25.000 spettatori incontrando personalità illustri come il Pm Nino di Matteo, Roberto Saviano, e Giovanni Chinnici. Su richiesta della professoressa Federica Pedriali, Professor of Literary Metatheory and Modern Italian Studies ad Harvard, il film di Vadori arriva nella prestigiosa università americana. La presentazione del documentario rientra in un progetto didattico di Pedriali che riguarda “Vizi e Virtù dell’Italia”.

«Sono molto emozionato», ha detto Vadori, «del riconoscimento dell’Università di Harvard. Sarà una delle tappe più prestigiose del nostro tour. Ad Harvard si sono laureati uomini e donne celebri, sette presidenti degli Usa, più di 75 premi Nobel. La biblioteca universitaria di Harvard è la più grande al mondo con 15 milioni di volumi e ci sarà anche il nostro documentario. È un sogno che diventa realtà. Domani», ha aggiunto il regista, «coordinerò una lezione di 90 minuti  in ateneo dove risponderò alle domande dei ragazzi a seguito della proiezione de “La Voce di Impastato” con i sottotitoli in inglese. Sarà presente all’evento anche la sceneggiatrice Marta Daneluzzi che insieme a me ed alla giornalista Francesca Benvenuto hanno scritto il soggetto del film». (r.p.)

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