Patto sforato, parte il pressing «Il governo annulli le sanzioni»

L’assessore Zuin conferma ufficialmente il buco di 30 milioni per la stabilità dei conti del 2015 ma rilancia: «Si riconoscano gli extracosti della città». Ferrazzi (Pd): «Il bilancio andrà rifatto»

Dopo lo sforamento di circa 30 milioni del Patto di Stabilità - anticipato dal nostro giornale - parte il pressing del Comune per ottenere dal Governo la riduzione delle penalizzazioni previste. La conferma ufficiale arriva dall’assessore al Bilancio Michele Zuin che dichiara come «dai primi conteggi, che continueranno nelle prossime settimane, si evince che a fronte dell’inevitabile sforamento del Patto di Stabilità per l’anno 2015, la misura dello sforamento è di circa 30 milioni di Euro. Si ricorda che la misura dello sforamento all’insediamento della nuova amministrazione era di circa 64 milioni di euro e che grazie all’impegno della giunta e di tutti gli uffici, in primis dell’Ufficio Ragioneria, sono state messe in atto una serie di manovre che hanno notevolmente ridotto l’entità dello sforamento. A titolo meramente esemplificativo si pensi che i crediti nei confronti del solo ente regionale ammontano, appunto a circa 30 milioni, che a sua volta per rispettare i propri vincoli non ha potuto pagare questa cifra entro il 31 dicembre 2015, ma che avrebbe consentito al Comune di non sforare il proprio Patto. Insieme ad altre partite creditorie che il Comune vanta ancora nei confronti dello Stato in materia di Legge Speciale (già deliberate ma non ancora liquidate)».

Zuin rileva che «visto il buon lavoro messo in atto dalla nuova amministrazione che chiude in equilibrio l’esercizio 2015 (a fronte di 72 milioni di disavanzo dell’anno 2014), che ha già approvato il Bilancio di previsione 2016, si spera a questo punto visto l’entità, seppur cospicua, dello sforamento ma che oggettivamente è dimostrato non dipenda dal Comune di Venezia, un riconoscimento da parte dello Stato dell’impegno di aver iniziato a rimettere in ordine i conti del Comune di Venezia, annullando la sanzione economica dello sforamento. Noi per questo ci batteremo, dimostrando al Governo la particolarità e specificità di Venezia, portando ad esempio gli extra-costi che l’Amministrazione e i cittadini devono sostenere». Non ci sarà comunque una variazione di bilancio immediata. «Abbiamo tempo fino al 31 marzo per applicare le sanzioni previste dal Patto», continua l’assessore, «e speriamo che nel frattempo il governo intervenga con un decreto che può interessare anche altri Comuni».

Critico invece il capogruppo del Pd in consiglio comunale Andrea Ferrazzi: «Come avevo già anticipato, il Comune ha approvato un bilancio di previsione non veritiero che non prevedeva lo sforamento, pressoché certo, del Patto di Stabilità. Ora si troverà a doverlo rifare, sottraendo da esso 30 milioni di euro. Tutti ci auguriamo naturalmente che dal Governo possa arrivare la disponibilità a limitare le penalizzazioni per lo sforamento, ma intanto la situazione è questa».

Enrico Tantucci

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