Patto di stabilità sforato compensi tagliati del 30%
Primi effetti dello sforamento del Patto di Stabilità 2015 da parte del Comune di Venezia. Anche se l’Amministrazione ha ridotto notevolmente lo sbilancio nei conti - da circa 60 milioni di euro di “buco” a poco più di 17 - sono comunque scattati dal primo gennaio le penalizzazioni previste per il mancato rispetto del Patto. A cominciare dalla riduzione del 30 per cento dell’indennità di carica e dei gettoni di presenza rispettivamente per assessori e consiglieri comunali.
Tagliato sempre del 30% anche il rimborso ai datori di lavoro dei consiglieri comunali per i giorni di impegno a Ca’ Farsetti. In tutto per queste voci il Comune stanzierà - dopo il taglio - circa 941mila euro per il 2016, con una riduzione complessiva di circa 300mila euro rispetto alle somme inizialmente prevista. In particolare, per le indennità e i gettoni di presenza saranno corrisposti ai consiglieri comunale circa 336mila euro, con una riduzione di circa 100mila euro a causa dello sforamento del Patto di stabilità. I componenti della Giunta riceveranno per le loro indennità su base annua 485mila euro, con una sforbiciata di circa 150mila euro rispetto a quanto inizialmente previsto. Infine i rimborsi ai datori di lavoro dei consiglieri comunali saranno di 120mila euro, con una diminuzione di circa 40mila euro.
Per i circa tremila dipendenti comunali l’azzeramento della retribuzione integrativa legata allo sforamento del Patto di Stabilità non è ancora scattata perché c’è un effetto di trascinamento dei compensi stabiliti nell’anno precedente, ma il taglio scatterà implacabile con gli stipendi di aprile. Una prospettiva che sia il Comune, sia i sindacati vorrebbero scongiurare e proprio per questo è stata convocata per oggi una riunione a Ca’ Farsetti delle organizzazioni sindacali con l’assessore al Bilancio Michele Zuin per valutare come “sterilizzare” anche per il 2015 - come si è riusciti a fare nei due anni precedenti - gli effetti negativi dell’uscita dal Patto di Stabilità. Al Comune preme in particolare lo sblocco della partita delle assunzioni - attualmente “congelate” come prevedono le penalità legate al mancato rispetto del vincolo di bilancio - e in particolare quelle di 50 vigili urbani a cui il sindaco Luigi Brugnaro tiene particolarmente per la partita sicurezza. Per ottenere però l’attenuazione delle sanzioni per lo sforamento del Patto servirà naturalmente la collaborazione del Governo e il Comune intende provare a far valere i «crediti» che vanta da Stato e Regione e con i quali non sarebbe più inadempiente.
Enrico Tantucci
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