Patto di stabilità 2015 sforato Venezia chiede l’azzeramento

L’assessore al Bilancio, Zuin, sta ultimando la certificazione dei conteggi: «Siamo fuori di 17-18 milioni ma vantiamo un credito da Regione e Governo superiore al “buco”. Aspettiamo una risposta»
Agenzia Candussi, giornalista: Artico. Conferenza stampa del sindaco di Venezia Brugnaro e dell'assessore al bilancio Zuin, municipio di Mestre.
Agenzia Candussi, giornalista: Artico. Conferenza stampa del sindaco di Venezia Brugnaro e dell'assessore al bilancio Zuin, municipio di Mestre.

«Stiamo ultimando la certificazione dei conteggi, ma lo sforamento del Patto di Stabilità per il 2015 si aggirerà comunque tra i 17 e i 18 milioni di euro. A questo punto lo comunicheremo al Governo e aspetteremo. L’Anci - l’Associazione nazionale dei Comuni italiani - ha già avanzato al Governo le proprie proposte per ridurre le penalizzazioni per lo sforamento del Patto 2015 per i Comuni che si trovano in queste condizioni, ma il Comune di Venezia, vantando crediti superiori al “buco” nei confronti del Governo e della Regione, chiede l’azzeramento».

Così l’assessore comunale al Bilancio Michele Zuin, in dirittura d’arrivo rispetto alla conunicazione al Governo dello sforamento, che parte appunto, con aprile. In particolare, l’Anci in questi giorni ha sollecitato la revisione della disciplina delle sanzioni per la violazione del Patto di stabilità 2015 delle Città metropolitane, delle Province e dei Comuni, chiedendo al Governo per le Città metropolitane la cancellazione delle sanzioni con la riduzione di risorse e il divieto di nuove assunzioni. Mentre per i Comuni auspica un intervento per porre un limite alla parte finanziaria delle sanzioni e prevedere l’esclusione delle stesse relative al blocco delle assunzioni di personale a qualunque titolo.

I circa tremila dipendenti comunali di Ca’ Farsetti vedono bloccati i fondi - circa 3 milioni e 100 mila euro - che pure Ca’ Farsetti avrebbe stanziato per la retribuzione integrativa del personale, ma che non può erogare per via dello sforamento e quelli versati nei primi mesi del 2016 erano ancora riferiti ai fondi dell’anno precedente. Si attende anche di saperne di più dal sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta, che ha appunto la delega alla Legge di Stabilità. Estremamente difficile che passi un provvedimento “mirato” solo su Venezia e sulla sua specialità, ma probabile invece che il decreto possa inglobare diversi Comuni - tra cui il nostro - che si trovano tutti nella condizione di aver sforato il Patto, tenendo conto che da quest’anno il sistema è superato e le Amministrazioni saranno giudicate e eventualmente punite solo sulla base dell’equilibrio di bilancio. Il Comune di Venezia vanta crediti dallo Stato e dalla Regione per fondi di Legge speciale stanziati ma mai erogati, che superano ampiamente la dimensione del “buco”, inferiore ai 20 milioni di euro.

Visto che questi fondi non ci sono stati ancora erogati, ma ci spettano, l’Amministrazione si aspetta almeno che non diventino un elemento ulteriore di penalizzazione, visto che il bilancio del Comune è in equilibrio e che da quest'anno il Patto di Stabilità sparisce definitivamente. Già consegnato anche il relativo dossier al presidente del Consiglio Matteo Renzi in occasione della sua ultima visita a Venezia e dunque adesso si aspetta e si spera, con un certo ottimismo. (e.t.)

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