Passione per lo sport e generoso con tutti

Lendinara. Il ritratto di Danillo Giacometti. L’ultimo saluto domani alle 9 nel paese del Rodigino

LENDINARA. La grande passione per il podismo, la voglia instancabile di darsi da fare per gli altri e per la comunità, l’amore per il canto e per la terra. Raccontare chi era Danillo Giacometti, il 73enne scomparso domenica con il nipote nelle acque dell’Adigetto, non è facile. Danillo era attivissimo a Lendinara. Partecipava con entusiasmo, senza mai perdere una lezione, all’Università popolare, come racconta l’amico e presidente Tiziano Fontan: «Sempre pronto a fare domande e a dare il proprio contributo. Era una persona molto competente, specie nelle date storiche, tanto che in più di un’occasione nelle uscite con l’Università popolare ci ha fatto anche da guida. Aveva un sorriso e una battuta per tutti».

Danillo avrebbe probabilmente partecipato, come sempre faceva, all’apertura dell’anno accademico dell’Università popolare, che sabato si aprirà però senza di lui. A Danillo, durante la cerimonia di apertura, sarà quindi rivolto un ricordo.

La sua grande passione, che coltivava da moltissimi anni, era il podismo. Claudio Natale Dallagà, comandante della Polizia locale, ricorda quando Danillo, conosciuto nello zuccherificio lendinarese dove lavorava, fu tra i fondatori negli anni ’70 dello storico gruppo podistico nato al ristorante pizzeria “Da Vasco”. Una passione, quella del podismo, che lo vedeva attivo ancora oggi, insieme al Gruppo podistico Città di Lendinara. «Era un appassionato maratoneta, aveva fatto diverse 100 chilometri e aveva partecipato alle principali maratone europee», ricorda Dallagà, «ricordo con affetto la partecipazione insieme nel 1995 alla mitica maratona di New York».

Giacometti era componente anche dell’associazione Amici di Garibaldi, con cui ha partecipato alle rievocazioni storiche lendinaresi vestendo i panni del nobiluomo ottocentesco. Era componente attivo e partecipe della Consulta della terza età e non passava giorno senza recarsi a curare gli orti didattici a lui affidati.

Era anche attivo nella vita del quartiere dove risiedeva ed era stato, fino a qualche anno fa, componente dell’associazione Chiara Stella. “Una persona colta, molto intelligente e con tanti interessi», racconta Sandra Ferrari, segretaria dell’associazione e oggi assessore.

Ad accogliere l’ultimo saluto a Danillo Giacometti sarà la chiesa di San Biagio a Lendinara domani alle 9.

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