Passi carrai, canoni addio Eliminata l’odiosa tassa

Dal primo gennaio non sarà più necessario pagare per gli accessi sulla Romea Il comitato ha vinto la battaglia, ma si dovranno saldare i pregressi di 15 anni

CHIOGGIA. Finito l’incubo dei canoni sui passi carrai. L’odiosa tassa contro la quale il comitato “Vittime passi carrai” sta dando battaglia da sei anni è stata eliminata dal decreto Sblocca Italia. Dal primo gennaio non sarà più necessario pagare alcun canone per utilizzare gli accessi che portano sulla statale, ma i titolari di attività e i privati che utilizzano i passi carrai dovranno sanare i pregressi. Molti i chioggiotti interessati dalla vicenda dato che, da Valli a Cavanella, sono numerose le attività commerciali, artigianali e le case che si affacciano direttamente sulla Romea, soggetta alla tassa. La contestazione si basava “sull’iniquità e la sproporzione dei canoni aumentati con criteri di calcolo poco chiari”.

Le prime bollette impazzite sono arrivate nel 2004, con raccomandate che ne chiedevano il saldo, e aumenti esagerati rispetto agli anni precedenti. Si chiedevano gli arretrati dal 1999. Qualcuno si è visto arrivate cartelle esattoriali da 10-20.000 euro l’anno. Una batosta improvvisa che ha provocato subito polemiche.

Qualcuno, per i primi anni, ha pagato, altri si sono subito rifiutati e hanno unito le forze nel comitato che ha dato battaglia in tutte le sedi. Manifestazioni, interrogazioni parlamentati, ricorsi e cause civili, compresa la denuncia alla Corte di Strasburgo a cui il comitato si è rivolto sostenendo “che la tassa lede il diritto alla proprietà e provoca un’alterazione della concorrenza».

Ora la battaglia si è chiusa. «Una vittoria a metà», sostiene Antonio Crocco, proprietario di un bar-pizzeria sulla Romea, «dal primo gennaio non ci saranno più problemi, però ora dobbiamo saldare i pregressi di 15 anni, che non sono proprio bruscolini. Nel mio caso dovrò versare quasi 70.000 euro, una bella batosta, però, se non avessi dato battaglia per le nostre ragioni, ne avrei dovuti pagare 225.000 euro, 15.000 euro l’anno per 15 anni».

Il decreto Sblocca Italia non solo cancella i canoni dal primo gennaio, ma stabilisce anche tempi e modi per saldare il pregresso. Ai concessionari di passi carrai sono state prospettate due alternative per saldare le vecchie bollette. Una riduzione del 70% per chi paga in un’unica soluzione entro 60 giorni dal conteggio; una riduzione del 40% per chi pagherà con nove rate annuali a cui vanno aggiunti gli interessi. Anas invierà le richieste di opzione entro il 28 febbraio.

Elisabetta Boscolo Anzoletti

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