Passerella del Blue Moon via alla sua demolizione

Partirà dal primo ottobre la demolizione della passerella a mare del Blue Moon, costruita dall’architetto Giancarlo De Carlo, primo passo per la ristrutturazione di tutta l’area e della realizzazione della nuova piscina a mare.
È stato infatti rilasciato il permesso di costruire alla società Venezia Spiagge, che gestisce il complesso, per la realizzazione nell’area dell’edificio di una piscina scoperta polifunzionale a servizio della collettività.
Ma è anche prevista la riqualificazione dei locali esistenti collocati sotto al lungomare d’Annunzio e attualmente in disuso, la riqualificazione della passeggiata di accesso alla spiaggia, con la definizione di un punto di accettazione e infermeria che la “servirà”, realizzando anche un blocco di servizi ad essa funzionali. Infine si metterà mano alla contestatissima passerella. L’intenzione iniziale di Venezia Spiagge era di demolirla completamente, ma, dietro invito della Soprintendenza veneziana, la passerella sarà invece rifatta e riqualificata, partendo, però dalla demolizione di quella attuale. La gara d’appalto sarà gestita dal Comune per contro di Venezia Spiagge per la realizzazione del nuovo intervento, che non sarà però concluso prima del 2021, visto che nel periodo estivo i lavori si interromperanno per lasciare spazio alla stagione balneare. Il costo dell’intervento previsto è di circa due milioni e mezzo euro interamente sostenuto da Venezia Spiagge. Il progetto dell’intervento di riqualificazione e della realizzazione della piscina a mare è dello Studio Berro & Sartori. L’intervento di De Carlo sul Blue Moon non era mai stato completato e anche la copertura della cupola, che rappresenta il segno architettonico più caratteristico del complesso, non è mai stato portato a termine. Il complesso del nuovo Blue Moon al Lido è stato progettato da Giancarlo De Carlo nel 1996 e i lavori hanno avuto inizio due anni dopo. Non sono mai stati conclusi per una serie di fallimenti delle ditte costruttrici e per la mancanza di fondi del Comune per portare a termine il progetto dell’architetto. La struttura nel frattempo è progressivamente degradata. —
E. T.
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