Passeggero senza biglietto aggredisce il controllore in bus

L’episodio a Marghera, ed è il quarto in un mese. Torna l’allarme sicurezza per i lavoratori Actv. Per il dipendente prognosi di quattro giorni; i sindacati chiedono corsi di autodifesa, oppure auto di supporto ai controllori a bordo
MARGHERA. Verificatore di Actv aggredito sabato su un bus della linea 13 in piazza Sant'Antonio. "E' il quarto episodio in un mese", denuncia il delegato Cgil della Rsu di Actv che ha chiesto all'azienda di Panettoni un confronto sulla sicurezza dei lavoratori e interventi come corsi di autodifesa.


Il caso di sabato scorso con uno dei controllori di Actv (oggi chiamati verificatori), preso a schiaffi da un cittadino extracomunitario su un bus della linea 13 e finito al pronto soccorso con graffi sul viso, durante il controllo per verificare se era stato pagato il biglietto, è la classica goccia che fa traboccare il vaso.


"Il fatto è avvenuto in piazza S.Antonio a Marghera, sulla corsa diretta a Mestre. Il collega ha chiesto il biglietto ad una coppia. Per tutta risposta, l'uomo è sceso dal bus ma la donna è rimasta a bordo. Non so cosa ha pensato il marito, che è risalito sul mezzo e ha colpito alle spalle il verificatore tirandoli un paio di ceffoni e graffiandolo al viso" spiega Stefano Mozzato, delegato Cgil della Rsu (rappresentanza sindacale unitaria) di Actv.


La prognosi per il verificatore aggredito è di quattro giorni. Dalla Rsu ci segnalano che è il quarto caso in un mese di controllore aggredito. Alcuni giorni prima un verificatore, per aiutare un collega alle prese con un parapiglia a bordo di un bus, in via Piave ha patito una contusione ad un dito. Prima di lui, sempre in zona Piave, un collega aveva riportato una lussazione ad un spalla. Ad agosto un altro dei verificatori aveva rimediato dei graffi al viso su una corsa per Dolo.


A rischio anche la linea per Treviso. Azioni violente da parte di utenti, per lo più cittadini stranieri, che salgono sull'autobus senza biglietto e non vogliono pagare la multa. In passato la questione sicurezza aveva visto Actv intervenire con guardie giurate su alcune linee notturne a rischio. Ed era stata annunciata l'accensione sui mezzi di telecamere, soprattutto a tutela degli autisti, anche loro in passato vittime di aggressioni. Ora la Rsu di Actv ha chiesto all'azienda un incontro urgente per capire come intervenire.


"Proponiamo o di aumentare il numero dei verificatori in servizio assieme o di farli seguire da altri colleghi su auto di servizio, come supporto. Oppure di organizzare corsi di autodifesa per i dipendenti. Comprendiamo che siamo di fronte ad un problema sociale, che tante persone magari hanno perso il lavoro, ma va garantita la sicurezza dei lavoratori" spiega Mozzato.


"Quello della sicurezza anche per i verificatori sta diventando un problema - spiega Danilo Scattolin dell'Usb - Su alcune linee ci vorrebbe la scorta della polizia, ma è una proposta impensabile da attuare. E' vero che più aumenta l'attenzione dell'azienda contro l'evasione, più crescono i conflitti con l'utenza infastidita o esasperata. Sull'evasione avevamo chiesto verifiche sui numeri riferiti dall'azienda perché a nostro avviso in realtà le percentuali sono più alte. E poi il doppio bip imposto dal sistema Imob anche agli abbonati finisce con il creare un clima sfavorevole. A mio avviso questo dipende anche dal fatto che in passato si è lasciato troppo perdere o ora si stringe sui controlli".


Actv replica, con una nota, spiegando di aver presente la situazione e le richieste delle organizzazioni sindacali. "Actv assicura che sta tenendo monitorato il fenomeno al fine di comprenderne esattamente la natura, in quanto episodi simili si erano verificati solo sporadimente, ovvero comprendere se i fenomeni rilevati siano solo casualmente concentrati in questo periodo e quali siano le linee, fasce orarie o condizioni più critiche rispetto ad altre. Actv prosegue ricordando che la commissione congiunta Actv-Rsu per la verifica sui dati dell'evasione «potrebbe essere la sede adeguata per approfondire anche questo tema e trovare le soluzioni possibili, già in fase di studio".

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